TENDI A FV, Il mio Fiorentina-Juve del '79-'80

Esclusiva di Firenzeviola.it
16.03.2012 18:30 di  Paolo Bocchi   vedi letture
TENDI A FV, Il mio Fiorentina-Juve del '79-'80
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© foto di Federico De Luca

Ormai ci siamo. Fra poco più di 24 ore saremo in pieno prepartita di Fiorentina-Juventus, e in città continua a crescere l'attesa per questa sfida di capitale importanza. Nella marcia di avvicinamento alla partita, Firenzeviola.it sta contattanto alcuni ex viola protagonisti dei successi più belli ottenuti in casa contro i bianconeri. Oggi è la volta di Alessio Tendi, che decise la sfida del 1980 con un grandissimo gol da oltre 30 metri. Questi i ricordi dell'ex difensore viola:
 


Cominciamo con un ricordo di quel Fiorentina-Juventus del 1980, deciso proprio da un suo gol.
"La partita con la Juve la aspettavamo con ansia e l'affrontavamo con la massima determinazione. Era la partita dell'anno. Giocando con una squadra così forte, quasi imbattibile all'epoca, eravamo talmente concentrati che non ci spaventava nulla. Tecnicamente eravamo inferiori, ma fu il trionfo della manovalanza. Fu una partita indimenticabile per me, essendo fiorentino. Anche perchè feci gol da oltre 30 metri, con un po' di fortuna".

Com'era l'atmosfera dello stadio?
"Lo stadio era gremitissimo, esaltante. Faceva venire i brividi anche solo entrando in campo. Aspettavamo con ansia questa partita, ed eravamo pronti a dare tutto quello che avevamo dentro".

A proposito di classe operaia, potrebbe non esserci Behrami...
"Si tratta di un'assenza pesante, ma sono convinto che chi andrà in campo darà il 110%. Si presume ci sia lo stadio pieno e un clima eccezionale, e sono sicuro che questo indurrà i giocatori a entrare in campo con lo spirito giusto".

Behrami a parte, in questa squadra la classe operaia sembra mancare...
"Le squadre sono fatte come le case, servono muratori, architetti e ingegneri. In questa stagione ci sono state molte vicissitudini, poi il calcio è fatto di tante componenti, non ultima la fortuna. Questa squadra deve ancora trovare la sua identità, l'attaccamento che ti fa fare il salto di qualità. I partenti? Un professionista deve fare il suo dovere fino in fondo, per uscire a testa alta".

Chiudiamo con un pronostico
"Parlando da ex, sono sicuro che se i giocatori ritrovano il carattere e siamo tutti uniti tra squadra e tifosi ce la possiamo fare. Io dico 1-X".