STEINBORS (RFS) A FV: "NOI E I VIOLA? DAVIDE VS GOLIA. ACF FAVORITA PER LA CONFERENCE"
Prima il Basaksehir, poi il Riga. Due veri match point per la Fiorentina, che dopo i recenti passi falsi in campionato adesso cerca il suo riscatto in Conference League, dove Biraghi e compagni vanno a caccia di due punti (almeno) nelle prossime gare per essere certi di accedere alla fase successiva del torneo. Dopo i turchi (attesi giovedì al Franchi), la squadra di Italiano volerà a Riga, gara che potrebbe essere decisiva. Per fare il punto della situazione sul momento dei lettoni Firenzeviola.it - grazie alla collaborazione del collega Emil Kaminski ha raggiunto in esclusiva il portiere dell'RFS, Pavels Steinbors, protagonista poche settimane fa al Franchi di una serie di parate decisive:
Steinbors, intanto che bilancio si sente di fare dopo le prime quattro gare di Conference League della sua squadra?
"Siamo molto contenti. Tutta il calcio lettone aspettava dopo tanti anni un risultato come il nostro. Dopo partecipazione della nostra Nazionale a Euro 2004 non abbiamo vinto niente e la presenza nel girone di Conference è per noi un onore: ogni punto che facciamo è per noi un’opportunità di gioia".
Ripensando al pari per 1-1 di Firenze, cosa le viene in mente?
"Ricordo quella gara ancora molto bene. Primo partita nessuno avrebbe mai scommesso che noi avremmo potuto fare in Italia un buon risultato. Lo ammetto, nemmeno noi lo credevamo. Prima del fischio d’inizio ci sentivamo come David contro un Golia viola... ma il calcio è bello proprio per questo, perché chi sono tante sorprese e noi lo siamo stati. Secondo me la Fiorentina resta in ogni caso una squadra fortissima, con ottimi giocatori in ogni zona del campo. Sono loro i veri favoriti per la vittoria della Conference League".
Si sentiva una sorta di eroe dopo il fischio finale?
"No, perché tutta la squadra era riuscita ad ottenere quel risultato. Abbiamo dato tutto in campo e abbiamo ottenuto un punto".
Lei è un portiere molto esperto, in virtù delle sue esperienze a giro per l'Europa, ma soltanto in Lettonia ha ottenuto il passaggio del turno nelle coppe europee...
"Sì, ho vinto Coppa e Supercoppa in Polonia poi sono stato in Inghliterra, a Cipro, in Sudafrica... ma solo nel Riga, città dove sono nato, ho raggiunto la prima qualificazine nel girone di Conference League. Per me e per la mia carriera la partecipazione a questo torneo è stata come una ciliegina sulla torta".
Adesso le ultime due partite del girone, contro Hearts e Fiorentina: che obiettivi si pone?
"Dopo il sorteggio di fine agosto avevamo la sensazione che ogni punto per noi sarebbe stato un risultato storico. Abbiamo pareggiato due volte, contro Fiorentina e Bashakhesir. Sappiamo quindi che non siamo favoriti ma possiamo ancora sognare. Nel passato le squadre come la Fiorentina le vedevamo solo in tv mentre invece a inizio novembre i viola arriveranno a Riga. Siamo contenti che anche i nostri tifosi possano seguire le partite dell'RFS in Conference perché in camapionato, nelle tribune, chi sono solo 500 tifosi. Del resto in Lettonia tutti seguono maggiormente sport come basket e hockey su ghiaccio. Ma la nostra avventura in Conference dimostra che il club ha voglia di fare grande calcio".