SCONTRI BERGAMO, Il racconto dal curvino viola

La sensazione è che, come accaduto al termine della partita d’andata, anche sui postumi della sfida di ritorno in Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta si dovrà discutere un bel po’. Non tanto per quello che è avvenuto in campo (vittoria strameritata della Dea e finale ottenuta con pieno merito nel doppio confronto) quanto per i tafferugli che si sono verificati nel pre e post gara. Dove stavolta, ad avere la peggio al cospetto di Polizia, Carabinieri e persino Guardia di Finanza sono stati i tifosi viola, protagonisti (ma soprattutto vittime, nel dopo partita) degli scontri con le forze dell’ordine.
Quello che infatti ha suscitato maggiore fastidio (e in alcuni casi persino paura) tra i 2.200 sostenitori gigliati all’interno del settore ospiti dello stadio di Bergamo è stata la gestione della sicurezza e del deflusso degli spettatori dal curvino, in particolare quando attorno alla mezzanotte è iniziato un incessante lancio di lacrimogeni da parte delle forze armate all’interno del piazzale dove erano radunati i tifosi viola pronti a ripartire dopo la sconfitta.
La ricostruzione che viene data da parte Fiorentina (intesa come tifo) è piuttosto chiara: finita la partita, i sostenitori dell’Atalanta che avevano visto la partita nello spicchio di curva accanto al settore ospiti hanno iniziato a lanciare di tutto nella zona riservata ai viola, accendendo persino qualche bomba carta (ne sono state esplose almeno una decina). La reazione degli ultras toscani non si è fatta attendere e la polizia - nel tentativo di contenere la risposta - ha iniziato a lanciare lacrimogeni in quantità industriale, provocando in qualche caso problemi di natura fisica ad anziani e ad alcuni bambini, costretti a ripararsi nei pullman.
Da lì in poi si è generato anche un rapido contatto tra le due parti che ha portato a qualche contuso e ferito (circa 15) senza però conseguenze gravi. Chi ha tentato di riprendere la scena con il proprio cellulare è stato invitato con forza a non farlo e in tanti, in virtù del trattamento ricevuto, ha già in mente di sporgere denuncia verso la Questura di Bergamo, rea - a giudizio dei presenti - di aver organizzato con estrema superficialità accesso e deflusso dei tifosi dallo stadio (alcuni pullman sono ripartiti dopo l’una di notte, mentre prima dell’inizio della partita c’era stato pure il ritardo di qualche bus).
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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