RUBESA A FV: "OCCHIO A VLASIC. BREKALO? VI SPIEGO COSA NON HA FUNZIONATO AL WOLFSBURG. BIUK..."
Josip Brekalo è uno dei nomi più caldi in casa Fiorentina in ottica calciomercato e noi di Firenzeviola.it abbiamo contattato Mario Rubeša, ex direttore sportivo del Rijeka e dell'Istra 1961 ed attuale agente di mercato, per parlare proprio del croato ex Torino, e non solo.
Che tipo di giocatore è Brekalo? Cosa può dare in più alla Fiorentina?
"Brekalo è un attaccante esterno e potrebbe dare tanto alla Fiorentina. È molto veloce, scattante, e può fare la differenza. È anche molto bravo nell'uno contro uno, oltre ad avere un'ottima capacità di inserimento. Inoltre credo che il calcio italiano sia adatto alle sue caratteristiche".
Brekalo è tornato al Wolfsburg, ma il suo inizio di stagione non è andato molto bene. Come si spiega questo rendimento?
"Secondo me è stata anche colpa del modulo. L'allenatore del Wolfsburg, nella sua posizione, gli preferiva un giocatore con caratteristiche più difensive. Credo però che alla Fiorentina nel 4-2-3-1 si trovi molto meglio: è il modulo ottimale per lui".
Perché Brekalo non è stato convocato dalla nazionale croata in Qatar?
"Non e stato convocato perché non era titolare al Wolfsburg. Sin da subito il ct della Croazia ha detto che era necessario giocare con il proprio club per poter essere convocati con nazionale in Qatar. Ma lui in ogni caso è nei piani del ct anche per il futuro e giocherà ancora in nazionale".
Oggi si giocherà Fiorentina-Torino. Cosa ne pensa di Nikola Vlasic del Torino? Può essere un pericolo per la difesa della Fiorentina?
"Vlasic è un giocatore molto forte. Fisicamente è ben messo e non è facile fermarlo. È molto pericoloso, ha un tiro forte e ha ottimi inserimenti. Si è adattato benissimo al sistema di mister Juric".
È sorpreso dal percorso in Qatar dalla nazionale croata? Quale giocatore l'ha stupita di più?
"Sono rimasto sorpreso dal buon risultato della nazionale croata, ma tutto sommato mi aspettavo che avrebbe potuto ripetere un grande percorso ancora una volta perché conosco bene il ct Zlatko Dalic: ero il direttore sportivo del Rijeka quando lui era allenatore. È un mister molto bravo, intelligente, che ha saputo guidare un gruppo di giocatori creando un ambiente stimolante. Ha creato un ottimo gruppo con giocatori giovani, motivati, e con altri con grande esperienza come Modric, Brozovic e Lovren. Mi ha stupito il difensore centrale mancino, Gvardiol: ha mostrato una qualità enorme".
Stipe Biuk è andato al Los Angeles, negli Stati Uniti. Secondo lei ha fatto la scelta giusta? O magari sarebbe stato meglio restare in Europa?
"Non si sa mai che strada potrebbe essere la migliore. La squadra di LA ha fatto una grande offerta all'Hajduk e lui ha deciso accettare. Il Los Angeles FC è una società con organizzazione d'altissimo livello, al pari dei club più forti in Europa. Penso che non abbia sbagliato con scelta, perche l'MLS è cresciuta tanto, e anche perché in ogni caso potrà tornare in Europa tra qualche anno. Se il giocatore ha la mentalità giusta, e questa viene fuori, può fare un'ottima carriera".
C'è un giovane talento interessante in Croazia che si sta mettendo particolarmente in mostra?
"In Croazia i talenti forti ci sono sempre: anche adesso ci sono giocatori che tra qualche anni potrebbero giocare in club d'altissimo livello. Per esempio Martin Baturina della Dinamo Zagabria, classe 2003, e Luka Vuskovic, classe 2007, dell'Hajduk Spalato".