Gudmundsson la migliore mossa di mercato dell'estate. Tra Fiorentina e Genoa rispunta Frendrup. Kean-Arabia, tira aria fredda. Ma i nomi per l'attacco non sono all'altezza delle prime mosse viola

L'acquisto a titolo definitivo di Albert Gudmundsson è la miglior mossa di mercato della Fiorentina in questo brillante inizio d'estate. Prima di tutto perché il club viola è riuscito a confermare l'islandese secondo la propria strategia. Lo sconto ottenuto non è stato enorme ma si tratta comunque di circa 4 milioni che Pradè e Goretti sono riusciti a limare rispetto ai 17 previsti dall'accordo dell'estate scorsa. Gudmundsson resta il giocatore che, se inquadrato nel modo giusto, può veramente far fare il salto di qualità alla Fiorentina. In un anno travagliato come quello da poco concluso, ha comunque fatto vedere cosa potrebbe significare averlo in forma con continuità e questo è l'obiettivo di Pioli. Gudmundsson sa di essere in debito con i tifosi viola e forse è anche per questo che ha spinto molto per proseguire questa avventura al Franchi. E da qui dovrà ricominciare una storia fino ad oggi segnata anche dal mancato feeling con Palladino.
Tra Fiorentina e Genoa rispunta Frendrup
Ma i contatti degli ultimi giorni tra Fiorentina e Genoa potrebbero essere stati sfruttati anche per parlare di un altro obiettivo sensibile di casa viola, ovvero Frendrup. La valutazione è alta, più vicina ai 30 milioni che ai 25, ma i rossoblù sanno che il danese potrebbe essere arrivato all'ultima estate genoana e nessuno ha mai parlato di incedibilità per il centrocampista che da tempo piace a Pradè. Le sue caratteristiche sarebbero perfette per la Fiorentina di Pioli, che cerca muscoli e fosforo. Al momento l'alternativa porta al nome di Tino Anjorin, ma le pretese di Corsi dopo i 10 milioni di euro già versate per Fazzini non incontrano il favore del club di Commisso. La ricerca continua, anche perché sarà proprio il centrocampo il settore del campo dove la Fiorentina tenterà il colpo top per alzare ulteriormente il livello dopo le prime operazioni effettuate in questo mese di giugno.
Kean e l'Arabia
Dopo la soluzione del caso Gudmundsson, resta da risolvere quello relativo a Moise Kean, ma la Fiorentina ha minor voce in capitolo a causa dell'ormai tristemente nota clausola. Il giocatore è in vacanza in Giappone insieme alla fidanzata. Sta prendendo fiato dopo un anno lungo e soddisfacente ma nel contempo mantiene i contatti con gli agenti che hanno in mano un'offerta da 15 milioni di euro netti a stagione arrivata recentemente dall'Arabia e più precisamente dagli sconosciuti dell'Al Qadsiah. La risposta dell'attaccante però per il momento è sempre stata freddina. Non ha detto no, è giusto dirlo, ma la sensazione è che abbia altro in mente per il proprio futuro. Saranno comunque quindici giorni di passione e l'unico che potrebbe mettere il carico a briscola per provare ad allontanare ricche tentazioni potrebbe essere Pioli. Il tecnico ha già chiamato Kean, ha l'intenzione di coccolarlo al meglio per arrivare alla sua permanenza. Se ce la farà sarà un altro grande colpo di mercato. Kean ha tutto il tempo per immaginarsi un giorno a terminare la carriera nella periferia del calcio, ma non è oggi. Anche perché accettare l'Arabia significherebbe essere cancellato dalla lista potenziale dei convocati dell'Italia. E questo non può essere un obiettivo della punta, soprattutto a 25 anni. In ogni caso, è bene dire subito con chiarezza che, se Kean dovesse partire, i nomi di Piccoli o di Immobile non possono essere presi in considerazione come sostituti, anche con le spalle coperte da Dzeko. I profili dovrebbero essere ben altri, ma pensiamo che la Fiorentina abbia in effetti altri piani.
Un inizio di mercato che fa ben sperare
Comunque, il progetto Fiorentina sembra aver preso una piega chiara dopo il momento di sbandamento post dimissioni di Palladino. Una piega più italiana, che punti a sistemare tutti i ruoli lasciati in passato scoperti. In tutto questo Pioli sarà la garanzia di un livello generale che dovrà alzarsi per puntare alla Conference e magari a un posto nell'elite del calcio internazionale. La strambata nel modus operandi è stata evidente con queste mosse arrivate con largo anticipo rispetto al recente passato. E questo può essere il famoso buongiorno che si vede dal mattino.
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