RETROSCENA FV, SOUSA E QUELLE DIMISSIONI A FINE MERCATO...

09.05.2016 16:15 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
Paulo Sousa
FirenzeViola.it
Paulo Sousa
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Paulo Sousa, la Fiorentina e la telenovela sul suo futuro che si è chiusa sabato, ma, forse, solo apparentemente. Nella conferenza stampa di vigilia della gara contro il Palermo, dopo il colloquio avuto con Andrea Della Valle e Mario Cognigni, il tecnico portoghese ha infatti affermato di voler continuare la sua avventura sulla panchina viola, ponendo fine al discorso che si era aperto fin dal giorno successivo alla chiusura del mercato di gennaio, quando la società non lo accontentò sul fronte difensore, quello che sarebbe dovuto essere l'obiettivo primario della finestra di trasferimenti invernale.

L'arrivo dell'infortunato Benalouane aveva fatto infuriare il tecnico, ma ci sarebbe dell'altro. Secondo quanto raccolto da FirenzeViola.it, infatti, Paulo Sousa il 2 febbraio avrebbe presentato le sue dimissioni, a causa della delusione proveniente dal mercato di gennaio ma anche perché nell'ultima settimana non era riuscito a parlare direttamente con Andrea Della Valle, mentre Pradè, Rogg e Limatola continuavano a rassicurarlo sulla buona riuscita delle trattative in entrata. Pedro Pereira si trovava all'interno del centro sportivo e non a lavorare con gli altri dirigenti. Le dimissioni non furono però accettate, e infatti il tecnico ha poi concluso la stagione alla Fiorentina. L'unico che avrebbe accettato l'addio dell'ex centrocampista era Diego Della Valle ma Cognigni e ADV lo convinsero che il suo addio non avrebbe giovato alla stagione della squadra. Da quel momento però il rapporto tra i due non si sarebbe più ricucito.

Adesso la situazione, come dicevamo, sembrerebbe apparentemente chiusa, ma perché Sousa avrebbe deciso di restare? Perché la società lo avrebbe confermato? Gli sono state date garanzie in vista del prossimo mercato oppure tutta questa operazione servirà solo per prendere tempo? Domande alle quali soltanto nelle prossime settimane si potranno trovare le giuste risposte, ma la cosa non resa nota è che lo scorso 2 febbraio il tecnico avrebbe presentato le dimissioni e "il calo mentale", raccontato alcuni giorni fa, probabilmente deriverebbe proprio da questo malumore, per una seconda parte di stagione da dimenticare, iniziata come peggio non avrebbe potuto.