RASTELLI A FV: "A CASTRO SERVE CONTINUITÀ. TERRACCIANO È TRA I PORTIERI MIGLIORI IN ITALIA"

08.04.2022 10:00 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
RASTELLI A FV: "A CASTRO SERVE CONTINUITÀ. TERRACCIANO È TRA I PORTIERI MIGLIORI IN ITALIA"
FirenzeViola.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

"Da Napoli-Fiorentina mi aspetto una partita molto bella e vibrante perché si affrontano due squadre con una mentalità vincente". A dirlo, in esclusiva, a FirenzeViola.it è Massimo Rastelli, ex attaccante del Napoli ed ex allenatore, tra gli altri, di Gaetano Castrovilli e Pietro Terracciano.

Il Napoli parte comunque favorito al Maradona?
"Io credo che entrambe le compagini faranno di tutto per vincere e per battersi, quindi prevedo una gara molto aperta. Il pronostico può essere leggermente a favore del Napoli, più che altro per la posizione di classifica che occupa e perché gioca in casa, ma i viola faranno di tutto per ottenere un risultato positivo e mettere in difficoltà i partenopei, come già fatto con tanti altri avversari".

Ha inciso più Spalletti nel Napoli o Italiano nella Fiorentina?
"Direi tutti e due ugualmente con le qualità degli organici a disposizione. La Fiorentina è cresciuta tantissimo più o meno con la stessa rosa della stagione passata, poi ha perso Vlahovic a gennaio, ma ha mantenuto una sua filosofia, una sua identità e una sua efficacia. Anche se spreca tantissimo, l'importante rimane creare".

E il Napoli?
"Spalletti invece ha sfruttato l'immensa qualità dell'organico a disposizione ed ha ricostruito e fatto rinascere più di qualche giocatore in ombra lo scorso campionato".

Come mai Cabral non è riuscito ad incidere come ci si aspettava?
"Ci sono ragazzi che riescono ad adattarsi da subito, altri che invece hanno bisogno di più tempo. La storia è piena di stranieri che hanno fatto fatica nei primi mesi o nei primi anni e poi sono esplosi all'improvviso. La miglior valutazione la possono fare solo il club e l'allenatore, che lo osservano e ne percepiscono il reale potenziale e, quindi, se vada aspettato o meno. Ora ha bisogno di continuità perché è quella che fa la differenza per poter crescere".

A Napoli farebbe giocare Cabral o Piatek?
"Sono scelte dell'allenatore che li vede tutti i giorni e capisce che tipo di caratteristica gli può servire dall'inizio e quale invece a partita in corso. Piatek è già affermato, sai quello che ti può dare, ha più esperienza, è più avvezzo a queste gare... Dall'esterno la scelta ricadrebbe su di lui, ma non escludo che Italiano possa pensare ad altro".

L'eventuale assenza di Osimhen per il Napoli peserebbe molto?
"Si tratta di un giocatore fondamentale, però è anche vero che, nel momento in cui è mancato, Mertens è stato in grado, pur con caratteristiche diverse, di non far sentire la sua assenza. Per una o due partite quindi, il Napoli perde molto, ma fortunatamente ha calciatori come Mertens che possono sostituirlo in maniera diversa".

Quella di Torreira invece?
"Come Osimhen, anche lui è fondamentale per la sua squadra. Mi piace tantissimo, abbina qualità e aggressività ad intelligenza tattica e, anche se ricoprono ruoli diversi ed hanno caratteristiche non comuni tra di loro, sono due giocatori centrali nel progetto per far emergere la forza di Napoli e Fiorentina".

Castrovilli, che lei conosce molto bene, sta tornando finalmente ai suoi livelli?
"Sì, sta crescendo, sta migliorando e si vede che si sta avvicinando a quelli che erano i suoi standard. Solo con la continuità potrà farci vedere quello a cui ci aveva abituati nel primo anno con la maglia della Fiorentina. Sono molto fiducioso a proposito del suo futuro".

Cragno, che ha allenato a Cagliari, può essere il nome giusto per il futuro della Fiorentina?
"Sulle qualità di Cragno c'è poco da discutere perché è un portiere forte, che incide e che regala tanti punti alla sua squadra come fa un goleador, però vorrei fare una considerazione...".

Prego.
"Pietro (Terracciano, ndr), che ho avuto all'Avellino, è cresciuto sotto il punto di vista tecnico e della personalità, risultando anche molto preciso con i piedi, oltre che in grado di prendere le scelte giuste quando gli arriva la palla. Ci penserei due volte prima di metterlo da parte perché lo considero uno dei migliori portieri italiani".