PEA A FV, BABA LAVORI PER IL POSTO. NON BRUCIAMO CHIESA
L'allenatore Fulvio Pea, attuale tecnico del Pro Piacenza ed ex allenatore dei neroverdi del Sassuolo, prossimi avversari della Fiorentina in Serie A, ha commentato l'imminente sfida in esclusiva ai microfoni di "Garrisca al vento!", trasmissione a cura di FirenzeViola.it, in onda sulle frequenze di TMW Radio.
Che partita sarà quella di lunedì?
"Visti gli organici, le potenzialità e le caratteristiche dei due allenatori, penso proprio che sarà una bella partita".
Lei come spiegherebbe il calo avuto dalla Fiorentina di Sousa rispetto l'anno scorso?
"Credo proprio che, visto che noi italiani siamo così tanto amanti della tattica, Sousa sia stato studiato, e le sue situazioni di gioco sono state lette. Inoltre penso che anche gli impegni infra-settimanali abbiano contribuito".
E su Di Francesco invece?
"Di Francesco lo vedo bene per una squadra di alta classifica. Penso che il Sassuolo dell'anno scorso sia frutto sia della sua bravura, che della bontà nell'allenare i giocatori che gli hanno dato a disposizione".
Berardi e Bernardeschi sono i due migliori talenti futuri dell'Italia?
"Sono due giocatori che esprimono questo talento innato che hanno, e li aiuta a trovare sempre una soluzione, indipendentemente da chi giocano e dove vengono messi".
Lei vede un futuro roseo per Federico Chiesa?
"Credo che un po' di merito lo abbia anche il papà, che lo indirizza sempre al meglio con i giusti consigli. Adesso però non deve essere bruciato, perché ha talento, ma è anche molto giovane. In Italia mettiamo delle etichette, quando sappiamo benissimo che i giovani hanno bisogno di giocare, e ciò che serve loro è poi di trovare la continuità. Sono d'accordo quando Sousa dice che ha bisogno dei giusti spazi, perché ha bisogno di crescere sia come uomo che come calciatore".
A proposito di continuità, chi fatica a trovarla è Babacar. Perché?
"È un ragazzo che ho allenato a Padova quando era tornato in Italia. E tornò ad assaggiare la nostra cultura, sia dal punto di vista tattico che di quello del lavoro. Oggi è un po' in difficoltà, ma penso che le colpe non l'abbia soltanto il club, o l'allenatore. Lui vuole giocare titolare per dimostrare, ma dovrebbe essere il contrario: dimostrare per giocare titolare".
La Fiorentina può arrivare in fondo all'Europa League?
"Sì. Le squadre italiane sono più attrezzate di altre all'estero. A volte la difficoltà del nostro campionato porta via energie per le competizioni europee. Ma credo che l'ambiente di Firenze sia sereno, e possa aiutare la squadra".