PAZIENZA A FV, È RISCHIOSO CAMBIARE L'ALLENATORE. LIVERANI? ERA DESTINO

05.11.2020 20:00 di  Riccardo Barlacchi  Twitter:    vedi letture
PAZIENZA A FV, È RISCHIOSO CAMBIARE L'ALLENATORE. LIVERANI? ERA DESTINO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

In maglia viola ha giocato in una rosa ricca di personalità. Da Toni, a Frey, da Gamberini, a Liverani, oggi tecnico del Parma e prossimo avversario dei viola. Michele Pazienza si è raccontato così a FirenzeViola.it:

Pazienza, che idea si è fatto di questa Fiorentina?
“È una squadra che ha delle buone individualità nei singoli giocatori. Probabilmente ancora non ha trovato la giusta quadra e l’apposita alchimia. Confido però in un allenatore che ha le competenze e l'esperienza giuste per far rendere la meglio i giocatori che ha in squadra".

Quindi Iachini dovrebbe rimanere?
“Credo che debba proseguire, ha fatto bene da quando è arrivato. È chiaro che non è semplice, ma penso che non giovi alla Fiorentina andare ora a rivoluzionare la panchina a campionato in corso”.

La entusiasmerebbe un ritorno di Prandelli?
“Conosce la piazza e l’ambiente, è un allenatore che conosce tutto di Firenze. Ma, ripeto, cambiare il tecnico ora sarebbe pericoloso. Probabilmente se Iachini cambiasse qualcosa nell’impostazione di gioco, non ci sarà bisogno di un campioni panchina”.

Il suo ex compagno Liverani sta lavorando bene a Parma…
“Ho avuto modo di seguirlo, abbiamo uno stretto rapporto di amicizia mantenuto dai tempi della Fiorentina. È un allenatore sicuramente interessante che ha idee e doti innovative. Era destino. Si era capito sin da quando era calciatore che avrebbe iniziato questo percorso. Era nel suo modo di fare, di vivere lo spogliatoio e di dare disposizioni in campo”.

Crede che a questo punto parlare di Europa sia un miraggio?
“Credo che in questo momento che la Fiorentina debba ritrovare la propria identità e nel momento in cui ci riuscirà potrà programmare e provare a pensare di fare qualcosa di più della salvezza”.

Il suo rapporto con Firenze?
“Bellissimo. Continuo a sentire ancora tanti amici. È una città a cui sono rimasto legato e in cui sono stato benissimo. La mia famiglia si è trovata da dio”.