NICOLINI A FV, CASTROVILLI È DA EUROPEO: NON HA LIMITI. A CREMONA GLI CONSIGLIAI...
È rientrato a pieno regime Gaetano Castrovilli, che già nella giornata di ieri è tornato a lavorare col gruppo. Il classe '97 sembra aver già superato il problema venuto fuori nella gara con il Genoa ed è pronto a tornare in campo. La sua presenza con l'Atalanta non sembra essere a rischio e molto probabilmente potrebbe riprendersi anche la maglia da titolare. La redazione di FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva una persona che lo conosce bene e che lo ha allenato ai tempi della gavetta in B quando il numero otto vestiva la maglia della Cremonese: "La mancanza di Gaetano in queste due ultime gare si è fatta sentire. Credo e spero di incontrarlo quando la Fiorentina tra due settimane verrà su a Genova per affrontare la Sampdoria. Sia lui che Beppe (Iachini, ndr), mio grande amico con il quale ho lavorato ad Ascoli" - ha detto Enrico Nicolini, collaboratore di Andrea Mandorlini a Cremona, squadra che ha consacrato il talento di Minervino Murge.
Si aspettava un impatto così in Serie A?
"Io sono sempre stato convinto delle sue qualità, ma di certo non me l'aspettavo. O meglio, ho sempre pensato che nel lungo periodo poteva diventare un buonissimo calciatore, però non mi aspettavo che lo diventasse in tempi così brevi. Però ero certo che sarebbe diventato quello che è adesso e sarebbe arrivato dove è ora".
E in futuro, dove può arrivare?
"È un ragazzo in gamba, serio e con la testa sulle spalle. Veramente un grande professionista. Ci tiene veramente tanto e mette tanta passione in quello che fa. Non si risparmia mai, corre per novanta minuti ininterrottamente. Gaetano non ha limiti. E ora, maturando ulteriormente, grazie anche al bagaglio tecnico che potrà ricevere in Nazionale, è destinato ad una grande carriera".
Cosa la colpì quando lo vide per la prima volta a Cremona?
"Rimasi impressionato dalla facilità con la quale saltava l'uomo. Lo faceva con una resistenza e costanza incredibile. È uno di quei calciatori che riesce ad abbinare qualità e quantità nelle sue giocate e in tutto quello che fa. In più ti corre a 200 all'ora per tutta la gara. Sono in pochi a riuscirci".
Le consigliò qualcosa quando lo allenava?
"Sì, gli dicevo sempre di entrare in area di rigore. Perché quando sei in area è difficile che ti tolgano il pallone: il difensore ha paura di intervenire perché rischia di causare rigore. Per questo io gli dicevo sempre di entrare in area, sia per evitare le pedate sia per avere più possibilità di segnare. Lui mi ha ascoltato e ha iniziato a seguire il mio consiglio".
Quindi questo Castrovilli è da Europeo?
"Sicuramente sì. Mancini poi ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani italiani emergenti e lui ci sta dentro alla grande. È un centrocampista completo e secondo me rispetto ad altri nel suo ruolo come Barella e Sensi, che gli fanno concorrenza, lui ha più forza. I primi due sono giocatori fortissimi, ma Gaetano oltre a loro ha proprio questa forza con la palla. È un po' uno dei suoi pregi oltre a quello del dribbling".