MAREGGINI A FV, 6 Aprile '91, la partita perfetta
Il calcio è anche ricordo, della passione, del furore e di partite che nessuno dimenticherà mai. Una di queste è senza dubbio quella del 6 Aprile 1991, una partita piena ancora oggi di significati che vanno al di là del semplice tifo per i colori viola. Quel giorno furono protagonisti la Curva Fiesole, Roberto Baggio e Gianmatteo Mareggini, autore di una splendida parata sul rigore tirato da De Agostini. Noi di Firenzeviola abbiamo chiesto in esclusiva all'ex portiere viola l'emozione provata, e lui ci ha risposto così:
Mareggini e il 6 Aprile, una data impossibile da dimenticare.
"Quel giorno fu magico per me e per la squadra tutta. Come posso dimenticare la mia miglior prestazione nel giorno che a quel tempo era il più importante di tutti, la partita contro la Juve. Fu una partita combattuta, noi eravamo inferiori tecnicamente ma ogni giocatore viola era indemoniato, corremmo per 95 minuti senza dare un'attimo di pausa al nostro gioco, fu la partita perfetta ed è proprio così che me la ricordo.."
E poi la coreografia, lo stadio pieno ed il Franchi che ribolliva d'amore.
"Quella coreografia mi rimarrà sempre nel cuore. Il ricordo è ancora vivido nella mia mente come se fosse avvenuta ieri. Noi non ci aspettavamo una cosa del genere, sapevamo che qualcosa di storico stava succedendo perché durante la ricognizione avevamo visto tanta frenesia e tanta elettricità nell'aria. Ma nessuno si sarebbe potuto aspettare quel che poi è successo.."
Cosa si ricorda di preciso?
"Ogni tifoso aveva un cartoncino o bianco o viola, al momento dell'entrata in campo mi voltai e vidi la Fiesole e poi tutto lo stadio…Un'emozione incredibile, unica, mai più vissuta. A Firenze sono stato tantissimi anni e ne ho viste di coreografia anche straordinarie, però quella del 6 Aprile 1991 non me la scorderò mai, la porterò sempre nel cuore come il quadro di una partita perfetta e della mia miglior prestazione.."
Quello stadio era diverso da quello di oggi.
"Dopo la coreografia, il pubblico cominciò ad incitarci come dei dannati, mi ricordo che ci trascinavano, eravamo noi e loro insieme contro la Juve. Altro che dodicesimo uomo, quello fu anche tredicesimo e quattordicesimo.."
Il rigore di De Agostini che doveva battere Baggio, il suo rigore. Parato davanti a 40 mila fiorentini in delirio.
"Lo ricordo bene: il rigorista designato della Juve era Baggio ma, siccome io lo conoscevo bene, prima della partita era stato trovato un'accordo tra Baggio e Maifredi (allenatore della Juve, ndr) per farlo battere a De Agostini, che era il secondo rigorista della squadra. Venne concesso quel rigore e ci fu il conciliabolo tra Baggio e De Agostini, poi andò il secondo e per me fu una fortuna.."
Perché?
"Perché avevo una speranza di pararlo..Il buffo è che poi Baggio si sbloccò proprio nella partita successiva contro la Fiorentina a Torino, lui battè il rigore e segnò, da quel momento cominciò a tirare tutti i penalty per la Juventus".
Tra l'altro, quel rigore non c'era mai..
"L'arbitro di allora, Lo Bello, fischiò un rigore che fosse stato decretato oggi si griderebbe allo scandalo. Baggio non cadde nemmeno a terra, fu un contatto veniale".