LOTTA CHAMPIONS, Il parere dei campioni del Napoli
9 novembre 1986, nona giornata di campionato, Juventus - Napoli 1-3. La leggenda del grande Napoli di Maradona inizia qui, con la storica vittoria di Torino, che lancia i partenopei verso una dimensione da grande squadra, e, soprattutto, verso la conquista del loro primo tricolore. Per questo motivo, a ventidue anni di distanza, siamo andati dai protagonisti di quella partita e di quella stagione, ai quali abbiamo chiesto cosa ricordano di quella giornata storica per il tifo napoletano, e soprattutto cosa pensano che possa succedere nella riedizione moderna di quella sfida. Perché anche se gli obiettivi di entrambe le squadre sono cambiati, Juventus - Napoli resta sempre una partita che fa storia, comunque vada a finire...
Che partita ti aspetti?
Romano: "Da sempre è una partita sentita, per il Napoli la Juventus è sempre stata la bestia nera dai tempi di Altafini, per poi finire nel mio periodo in cui gli azzurri furono al massimo splendore. Questa volta la posizione della classifica è diversa. La Juventus deve continuare il cammino verso la Champions, ma anche il Napoli può fare bene Non è scontato il risultato".
Volpecina: "Non sarà una partita facile, la Juventus è una squadra solida e forte, il Napoli è una squadra giovane, costruita per un futuro al vertice".
Bagni: "Una partita in cui si scontrano due squadre con obiettivi diversi. Ovvio che la favorita sia la Juventus, anche perché gioca in casa ed è una squadra in salute e poi nei momenti non facili si esalta. Per il Napoli non sarà semplice ma ha sempre giocato ogni partita a viso aperto e lo farà anche ora".
Garella: "Una bella partita dove Napoli e Juventus non possono perdere. La Juventus viene da una vittoria importante e vuole fare bene per la Champions League. Il Napoli che ha perso contro la Roma vuole cercare di ottenere un risultato importante. Sarà una partita giocata a viso aperto, il Napoli può fermare la Juventus. Una partita dove il Napoli non deve andare a Torino remissivo. Dovranno attaccare e fare pressing".
Renica: "Una partita dove la Juventus ha un obiettivo che deve centrare, e cioè la vittoria. Chiaramente, giocando in casa, è favorita. Il Napoli è una squadra giovane e darà filo da torcere alla Juventus, ma non dimentichiamoci che ha giocatori di caratura internazionale. Inoltre i bianconeri saranno galvanizzati anche dalla vittoria ottenuta nel campo non facile di Genova".
Parliamo del campionato in generale: come si concluderà?
Romano: "La Roma sta dando entusiasmo a questo finale di campionato. Vedo una classifica entusiasmante in tutte le posizioni, era da diverso tempo che non si vedeva una cosa del genere. Bella la lotta anche per la Champions, non saprei adesso chi indicare. Credo che fino all’ultima giornata se la giocheranno. Anche la Fiorentina nonostante la competizione europea ce la potrà fare. La stanchezza fisica sarà compensata dalla forza mentale".
Volpecina: "Credo che finirà con l’Inter prima, i nerazzurri non si faranno sfuggire lo scudetto vista anche l’eliminazione dalla Champions. La Roma ha sempre il doppio impegno per cui spenderà più energie. Poi vedo, nell’ordine, Juve, Milan e Fiorentina".
Bagni: "Inter, Roma, Juventus e Fiorentina. Il Milan seppure abbia una rosa non ampia credo che riuscirà ad entrare in corsa per la Champions. Per la Fiorentina prevedo qualche difficoltà a causa dell’impegno in Uefa, ma se non succederà quest’anno è un’ottima squadra formata per il futuro".
Garella: "Alla fine l’Inter vincerà lo scudetto, anche perché sei punti sono importanti. Ma la Roma ha ravvivato il campionato. Per la Champions vedo la Fiorentina ed una lotta tra Milan e Juventus. La Fiorentina ha un ottimo allenatore come Prandelli che ha dato un’anima vincente alla squadra, si è visto anche in Coppa. La Juventus è uscita da un vero tsunami e sta facendo bene. Il Milan, invece, è una squadra che deve essere rifondata".
Renica: "Vedo Inter, Roma, Juventus e Milan. La Fiorentina la pronostico fuori perché è l’unica a giocare un doppio impegno. Pagherà la stanchezza dell’Uefa a lungo andare. Inoltre manca anche Mutu che non è cosa di poco conto. Anche se il Milan magari ha qualche limite tecnico, sarà molto più fresco fisicamente".