INTER-FIORENTINA 0-4. I PROTAGONISTI DELL'IMPRESA: "COSI' SI BATTE L'INTER"
Per poco non ci scappa l’anniversario nel vero senso della parola. 7 maggio del 2000, la Fiorentina di Giovanni Trapattoni confeziona a San Siro una delle sue piccole, indimenticabili imprese sportive. E di questi tempi la platea viola si sta abituando fin troppo bene. 4-0 all’Inter dei milioni appena spesi per Seedorf, dell’attacco con Baggio e Recoba; dall’altra parte un Toldo che preannunciava la grande estate olandese da pararigori e Batistuta e Chiesa terminali offensivi degli assist di Rui Costa. Domenica sera, il gruppo di Cesare Prandelli va sul campo della capolista nerazzurra, Firenzeviola.it ha chiesto ad alcuni protagonisti di quella gara, come si batte la corazzata Inter, come si supera l’effetto San Siro, insomma come si potrebbe ripetere l’impresa.
IL RICORDO
Enrico Chiesa: “Il ricordo è semplicemente fantastico. Vincere a Milano, 4-0 e segnare due gol. Me lo ricordo come fosse ieri, doppietta il primo alla mezz’ora, il secondo ad inizio ripresa, e la faccia di Peruzzi fu la conferma che era il portiere a cui avevo più segnato in carriera. Comunque quella era un Inter particolare, con qualche problema, e noi stavamo facendo uno dei migliori finali di stagione”.
Andrea Tarozzi: “Giocai titolare, un emozione non da poco ed una partita bellissima. Disputammo una gara perfetta, senza sbagliare niente, e la cosa che più strana era quel continuo abbracciare un compagno di squadra. Non capita tutti i giorni di andare a San Siro e festeggiare gol a raffica, sembrava ci fosse qualcosa che non tornava. Dopo la quarta rete, quella di Bressan, capii che era tutto vero”.
Sulla sponda nerazzurra, un elemento che la Fiorentina la conosceva bene, Michele Serena, doppio ex che non può che avere ricordi opposti: “Una prestazione talmente brutta che me la sono praticamente dimenticata, fu una sofferenza dal primo all’ultimo minuto”.
L'ATTEGGIAMENTO E L'EFFETTO SAN SIRO
Enrico Chiesa: “Lo stadio si sente, ma la Fiorentina non deve avere paura ha capacità e qualità per impostare una gara senza subire troppo gli avversari.
Andrea Tarozzi: “San Siro è forse lo stadio più bello d’Italia, nato per il calcio e quel suo fascino particolare te lo trasmette sempre. I viola sono giovani, ma non mancano di esperienze di questo tipo, anche solo ripensando a quest’anno. Servirà comunque una gara tatticamente perfetta e un pizzico di fortuna. L’Inter è una squadra di solisti, e arginare le maggiori individualità diventa primario; la Fiorentina ha invece una buona manovra collettiva e in velocità può essere un vantaggio”.
Michele Serena: “Milano la sua spinta la fa sentire, certo la Fiorentina non può sbagliare nulla ma ha dimostrato di saperlo fare. Senza timori può rendere molto equilibrato il confronto”.
LE CONSEGUENZE DELLA COPPA
Enrico Chiesa: “Vincere fa dimenticare la stanchezza, successi come quello in Olanda lasciano più energie positive che fatica arretrata”
Andrea Tarozzi: “Vittorie come quella di giovedì aiutano a fare gruppo e morale. Psicologicamente sei forte, ti senti carico mentre magari qualcosa nelle gambe lo accusi. E’ anche vero che la Fiorentina è una squadra giovane, potrebbe reggere bene gli impegni ravvicinati”.
Michele Serena: “Credo che in questo caso il detto del successo che fa superare la fatica sia vero, questo gruppo è pronto per confrontarsi subito con un’altra grande sfida”.
IL PRONOSTICO
Enrico Chiesa: “Siamo davanti ad una partita aperta a qualsiasi risultato, sarà un confronto interessante, senza il predominio di uno dei due”.
Andrea Tarozzi: “Credo che la Fiorentina possa stupire ancora. L’Inter per varie problematiche è in un momento di calo, anche se comprensibile dopo il rendimento stellare dell’inizio. Il risultato non è scritto anche se il fattore casa concede sempre qualcosa in più”.
Michele Serena: “Con prestazioni come in Uefa, tutto è possibile certo l’avversario è forte e deve andarti tutto bene ma dopo il periodo negativo mi pare che ai viola stia girando tutto per il verso giusto”.
IL FUTURO VIOLA
Enrico Chiesa: “Per il quarto posto è una lotta apertissima; sul finale di stagione conta chi è rimasto con più benzina in corpo ed energie mentali, può spuntarla chiunque”.
Andrea Tarozzi: “La corsa Champions è entusiasmante, non mi sarei aspettato resistessero anche Udinese e Sampdoria. La Fiorentina ha qualcosa in più ma il fronte Uefa può costarle qualcosa in uno sprint finale così ravvicinato”.
Michele Serena: “Sarà un’altalena fino alla fine, e dico occhio alla Sampdoria spinta dall’entusiasmo di una situazione che non si aspettava. La Fiorentina può contare sulla garanzia dell’allenatore e sul suo progetto ben definito che la porta ad aspettarsi sempre qualcosa di più”.