FREY A FV: "PORTIERI VIOLA UNITI IN SITUAZIONE COMPLICATA. SU CASTRO E ITALIANO..."
"E' stato emozionante scendere in campo dopo tanto tempo, mi tremavano le gambe. Non mi succedeva neanche quando giocavo perché quell'emozione era diversa ed avevo tanta adrenalina e passione ma le gambe non mi tremavano. Ho avuto un'accoglienza speciale, con il coro e tanto affetto e la vittoria ha reso la giornata ancora più bella". A dirlo in esclusiva a Firenzeviola è Sebastien Frey, ex portiere viola che ieri è tornato al Franchi, invitato dalla Fiorentina, come spiega appunto lui stesso:
"Ringrazio la Fiorentina perché è stata un'iniziativa della dirigenza che mi ha invitato anche a visitare il Viola Park e devo dire che dal vivo fa più impressione, si vede che diventerà una cosa unica al mondo, è un progetto spettacolare, la Fiorentina deve esserne fiera. Finora c'erano stati pochi contatti ma ieri sono stato trattato in maniera rispettosa e gentile vuol dire tanto perché ognuno ha i propri impegni ma lo spirito con il quale ci si rivede deve essere quello giusto anche perché a Firenze le polemiche sono un qualcosa di quotidiano e noi ex viola possiamo essere d'aiuto".
Ad esempio per lo stemma?
"Ho detto a Joe Barone che la società ha bisogno del nostro appoggio perché la gente ci ascolta, anche se non tutta perché ognuno ha le proprie idee. Il dibattito sullo stemma è aperto, esteticamente non mi dispiace e la scelta fa parte dell'evoluzione di un club che guarda avanti. Il fiorentino è legato alla storia ed è giusto così ma vedrete che quando sarà sulle maglie il prossimo anno dopo un po' ci faremo tutti l'abitudine".
Tornando al calcio giocato, ha visto il suo ex compagno di squadra Vincenzo Italiano?
"Siamo stati a parlare un'ora e gli ho fatto i complimenti perché ha capito subito la piazza, è un tecnico che rispecchia umanamente cosa vuole Firenze. E per quanto riguarda il suo lavoro sulla squadra, vedo un'identità di gioco e una personalità che lui ha dato ma anche altri segnali positivi, a partire dal gruppo unito e la mancanza di polemiche nello spogliatoio, si respira insomma aria sana".
Un difetto da migliorare?
"Se devo trovarlo, è mancato un bomber. Sono state create tante occasioni da gol, ci sono stati tanti cross ma poi è mancato l'ultimo tocco. Lì si può e si deve migliorare ma sono contento di questa Fiorentina. Mi è piaciuto vedere Duncan in forma e soprattutto Castrovilli".
Castrovilli è il futuro della Fiorentina?
"L'ho visto in forma e sereno e questo credo sia fondamentale per un giocatore perché se lui può esprimersi al 100% può prendersi la Fiorentina sulle spalle e trascinarla. E' anche un ragazzo dal cuore d'oro. Senza che gliela chiedessi ha voluto regalarmi la sua maglia numero 10".
Riguardo ai portieri, giusto che Terracciano sia titolare?
"Ieri ho parlato a lungo con tutti e tre. Rosati è la parte bella come lo era per noi Lupatelli. Fa spogliatoio e porta mentalità ma soprattutto è disponibile con tutti e aiuta a scaricare la tensione. Il titolare ora è Pietro perché sta facendo bene. Corre qualche rischio ma perché il tecnico vuole la ripartenza dal basso con la partecipazione del portiere. Ho solo consigliato che giocare con i piedi sì ma rischiare troppo no. Capisco che Dragowski si stia giocando il Mondiale e dunque non ci vedrei nulla di male se volesse rimettersi in gioco altrove. Ma mi ha colpito molto la loro complicità e il loro essere gruppo, rendendo così gestibile una situazione complicata".
Ultimo tema, ai suoi tempi il VAR non c'era, ora decide le partite; che ne pensa?
"Ho sempre detto che dovrebbe aiutare gli arbitri invece, se ci sono ancora più polemiche ed errori, significa che viene utilizzato male. Ieri ad esempio nella prima mezz'ora c'erano almeno 5 falli da ammonizione che non ha dato poi ha estratto il primo cartellino su Luperto a fallo invertito, visto che lo ha fatto Saponara. Con quel giallo ha poi condizionato la partita con l'espulsione".