DUNGA A FV, CON LA JUVE LA GARA DELL'ANNO
Ancora voci dal passato. Da quel lontano 1990-1991, quando Baggio tornò per la prima volta nello stadio che lo aveva consacrato come il più forte di tutti. Al Franchi arrivò la Juventus, partita speciale di per sè ma che venne caricata ancora di più dal ritorno del Divin Codino. Una Fiorentina assatanata giocò quella partita e vinse per 1-0 grazie al gol di Fuser e alla parata di Mareggini su rigore di D'Agostini (quello stesso che Roby Baggio si rifiutò di tirare). Firenzeviola.it ha sentito in esclusiva Carlos Dunga, capitano e bandierà di quella Fiorentina.
Dunga, che partita è Fiorentina-Juventus?
"E' la partita di Firenze e dei tifosi viola. E' la vera, grande gara che la città aspetta contro gli eterni rivali. E, dietro la partita, c'è tutto il folklore tipico fiorentino che tanto mi piaceva"
E lei come la viveva quella partita?
"Ero sempre tesissimo, avevo i nervi a fior di pelle. Ma non solo io, tutti i giocatori venivano esaltati dal tifo durante la settimana. Tutti a Firenze ti ricordavano che la gara contro la Juventus era come un derby e che, vincendola, si sarebbero potuti lavare tanti peccati"
La partita del 1990-91 fu ancora più speciale.
"Fu il ritorno di Roberto (Baggio, ndr). Fu il ritorno del grande idolo della Fiesole fino alla stagione prima. Fu il ritorno di un grande giocatore e un grande uomo che infatti credo abbia lasciato comunque un buon ricordo a Firenze. In quella gara eravamo ancora più tesi del solito se possibile, poi quando iniziò la gara eravamo comunque undici contro undici e filò tutto liscio. Mi ricordo l'emozione di vedere lo stadio completamente colorato. Bellissimo"
In conclusione, uno sguardo al presente: la Fiorentina di oggi può salvare la stagione con una vittoria sulla Juve?
"Si. La partita contro la Juventus vale doppio. Vale una stagione. I giocatori della Fiorentina di oggi devono capire che questa, per Firenze, è una partita che sconfina dal calcio. E' la partita dell'anno. La Fiorentina sta vivendo un anno di transizione e una vittoria può essere un buon viatico per la stagione che verrà"