DOMENICA IN FUGA PER QUATTRO TIFOSI VIOLA: RICOSTRUZIONE FV
Un gol al 90', tre punti che in trasferta mancavano da 203 giorni ma anche (e soprattutto) tanta paura di farsi male. E' la brutta esperienza che ieri, poco prima del fischio d'inizio di Spezia-Fiorentina, è capitata a un tifoso viola, B.M., e a tre suoi colleghi (C.C., B.T. e G.L.), che da tempo avevano programmato di seguire nella trasferta ligure la squadra di Italiano. Una giornata da vivere in spensieratezza, tra il sole del Golfo dei Poeti, un pranzo a base di pesce e una camminata per le vie della città fino allo stadio, con una semplice maglia viola sulle spalle senza alcun rimando ad gruppi organizzati del tifo. Nessuno di loro, però, poteva immaginare che una banale camminata nella zona del porto si sarebbe presto trasformata in una vera e propria fuga.
Stando al racconto che B.M. e i suoi amici (che hanno chiesto di restare anonimi) hanno riferito a Firenzeviola.it, mentre il quartetto di tifosi viola si stava spostando verso il Picco, all'altezza di Viale Italia una comitiva composta da circa 40 tifosi dello Spezia, vestiti di nero, hanno iniziato dall'altra parte della strada a prendere di mira i sostenitori della Fiorentina, cominciando prima a schernirli e poi progressivamente ad avvicinarsi a loro. Una mossa che ha portato B.M. e i suoi amici a scappare senza pensarci due volte, visto il fare minaccioso degli ultras avversari. Dove andare, però? L'auto era parcheggiata molto lontano e anche lo stadio non era dietro l'angolo. Fortuna ha voluto che, dopo un centinaio di metri di corsa, i tifosi viola abbiano trovato rifugio presso l'Arsenale militare, dove grazie all'aiuto dei militari presenti hanno trovato un luogo dove nascondersi.
B.M. e i suoi compagni di tifo sono rimasti al riparo per qualche minuto, il tempo necessario anche per avvertire la Digos e per permettere al gruppo dei tifosi spezzini di dileguarsi (alcuni si erano perfino nascosti dietro alle auto parcheggiate davanti all'arsenale, sperando che i tifosi viola uscissero per dar seguito alla caccia all'uomo iniziata pochi minuti prima), poi grazie all'aiuto dei Carabinieri sono stati scortati prima alla loro vettura e infine sotto il settore ospiti dello stadio Picco. Tanta paura, dunque, ma per fortuna senza conseguenze, anche se emerge chiara la sensazione che episodi come questo siano sempre più diffusi in Italia. E non solo, evidentemente, nei dintorni del Franchi, come qualcuno vuol spesso far pensare.