CUORE E TIFO, I ricordi di due romani in viola su FV
Al tifo si sa non si comanda, ma una delle più vecchie regole del calcio qualche volta finisce per cozzare con chi il calcio lo vive da protagonista. Fiorentina – Roma all’orizzonte incrocia, cuori, carriere e simpatie fuori e dentro il campo di due ex calciatori che ambo le realtà le conoscono molto bene. Francesco ‘Ciccio’ Graziani ed Angelo Di Livio, entrambi romani di nascita (il primo in realtà a Subiaco nel Lazio), entrambi con anni importanti con la maglia della Fiorentina addosso dopo trascorsi in area giallorossa. Oggi il primo fa l'opinionista, il secondo dopo l'esperienza con i ragazzi di una scuola calcio a Roma, è entrato nello staff azzurro di Marcello Lippi come osservatore. Quando viola e capitolini si affrontano per entrambi è un bel problema, a cominciare dal tifo.
Ciccio Graziani: “È come scegliere tra due figli quello a cui vuoi più bene. Impossibile, sono stato magnificamente in entrambe le piazze e non mi rimane che puntare sullo spettacolo che queste due squadre possono offrire”.
Angelo Di Livio: “Mi sbilancio per la Fiorentina perché a livello di squadre con la Juventus sono le due prevalenti nel mio cuore. L'affetto che ho per Firenze non è mai finito, e sicuramente non morirà mai l’attaccamento a quei colori”.
Come stanno le due squadre?
C. G.: “Per quanto riguarda la Fiorentina è arrivata al momento di pausa e di stanca della sua stagione. Gioca peggio dell’anno scorso e forse ha pagato la preparazione così anticipata e comunque pure qualche torto arbitrale. Una situazione che ci sta per tutti, certo essere in queste condizioni contro la Roma non aiuterà. Anche i giallorossi non stanno benissimo ma è una squadra agguerrita ed abituata ai grandi appuntamenti”.
A. D. L.: “La Fiorentina non gioca benissimo mentre la Roma ha molte assenze pesanti. Per entrambe però la posta in gioco è troppo alta”.
Veniamo ai due allenatori…
C. G.: “Sono due grandi tecnici, preparati che punteranno tutto sul caricare a mille i loro giocatori; Pranedelli ha la serenità di due risultati a disposizione, Spalletti no”.
A. D.
L. : “Sono due allenatori tra i migliori in Italia, che hanno portato novità tattiche e tecniche. I risultati parlano per loro, ma nella sfida di sabato entrambi avranno il compito di presentare due squadre senza timori”.
Firenze e Roma, piazze simili e diverse, adesso in un momento particolare. Peggio uno striscione dei tifosi o un derby perso da poco?
C. G. : “Sempre la sconfitta nel derby. A Roma è un vero e proprio disastro; per la Fiorentina invece arrivare dalla sconfitta di Udine e con la contestazione tiene alta la concentrazione”.
A. D. L. : “Il derby pesa ma la situazione dello striscione di Firenze è strana. Forse qualche giocatore viola più giovane deve crescere e ha qualche timore nel giocare in questa piazza. I giocatori della Fiorentina dovrebbero essere contenti della fortuna che hanno avuto, stare lì è qualcosa di magico e spettacolare".
Chi decide la partita?
C. G.: “Di solito in queste situazioni contano portieri ed attaccanti. La Roma è senza Doni, la Fiorentina senza Mutu il confronto forse rimane in parità”.
A. D. L.: “Difficile individuare un nome su tutti, certo per la Fiorentina conterà molto l'effetto 'Franchi'. Personalmente l'ho provato in C2 e B, i giocatori dovranno aspettarselo e sfruttarlo al massimo perché quando quello stadio spinge fa paura agli avversari”.