CAVANDOLI A FV, Firenze sarà la città dello sport
Un ufficio semplice, niente di sfarzoso o di stravagante. Ci accoglie così l'assessore allo sport Barbara Cavandoli, più che mai chiamata ad un ruolo da protagonista sulla scena fiorentina. Tra Cittadelle, candidature ad eventi straordinari e convenzioni da firmare, la nuova "donna dello sport" ha il suo bel da fare. Paura? Preoccupazione? A guardarla negli occhi, neanche l'ombra. Solo tanto entusiasmo e ferma voglia di fare. Parla sorridendo, ma sa essere netta e precisa come un rasoio. In questa lunga chiacchierata cerchiamo di capire come procedono i lavori, concentrandoci ovviamente sulla questione Cittadella Viola e sui nuovi campini.
Assessore, per cominciare vorremmo capire come si è arrivati alla scelta di Castello, dopo che l'inchiesta giudiziaria aveva fatto pensare che venisse messa da parte. "La scelta dell'area di Castello nasce dall'idea di città nel suo complesso, che il Sindaco Matteo Renzi ha ben delineato nel suo intervento del 21 settembre. Nella nuova idea di Firenze, la zona che abbiamo scelto per la Cittadella Viola è in assoluto la migliore. Per come si lega con tutto lo sviluppo futuro della città e per lo scenario complessivo. E' un'area idonea sia per lo stadio come impianto vero e proprio, quindi come teatro di eventi, sia per tutto quello che il concetto moderno di stadio produttivo implica. Ma quello che mi preme sottolineare è proprio che la scelta è stata fatta all'interno dell’idea di città che questa giunta ha"
Riguardo a quest'area però, ci sono molti punti interrogativi. Dai tempi necessari al dissequestro agli effettivi ettari messi a disposizione della Fiorentina. Ci può fare un po' di chiarezza? "Per quanto riguarda il dissequestro dobbiamo attendere che la magistratura compia il suo lavoro. Il procuratore Quattrocchi ha annunciato pubblicamente che entro la fine dell'anno l'indagine sarà conclusa. Noi abbiamo massima fiducia nella giustizia e quindi aspettiamo che faccia il suo lavoro. Per quanto riguarda gli ettari bisognerà valutare il progetto di Fiorentina"
Gran parte di quei terreni però è di proprietà di Ligresti. Ci dovrà quindi essere una trattativa tra privati? "Ovviamente, una volta concluse le indagini, sarà compito dell'Amministrazione stabilire dei contatti con i proprietari dell'area di Castello. Nel frattempo la Fiorentina dovrà presentare il progetto definitivo"
Un'altra questione che sta particolarmente a cuore ai cittadini è quella relativa al Campo di Marte. Lei proprio di recente ha varato il piano per i nuovi campini. Ci sono altri progetti in divenire? E ancora, cosa ne sarà del Franchi? "La zona di Campo di Marte dovrà diventare, ed ha tutto per farlo, un vero e proprio polmone di sport per la città. Ci sono tanti impianti di ottimo livello che potranno valorizzare al massimo quella zona. Penso al Padovani, al Ridolfi, alle piscine comunali. Campo di Marte dovrà essere una zona di grande vivibilità e dove tutti potranno svolgere il loro sport nel miglior modo possibile. Per quanto riguarda il Franchi io credo che debba diventare il centro di quanto detto fino ad ora. Non solo adibito a concerti ed eventi, quindi, ma a disposizione per attività sportive. Dovrà in poche parole essere il simbolo di una rinnovata vivibilità di quella zona"
Ho accennato ai campini. Può spiegare a chi magari non ha seguito la vicenda quali saranno le novità? Si parla di piscina, di palestra. "I campini rappresentano un altro aspetto di questa riorganizzazione. Innanzitutto verranno completamente ristrutturate le due palazzine di proprietà del comune e sarà creato un nuovo edificio. Sorgerà una struttura a forma di C, con una palestra nuova, una piccola piscina per il recupero fisioterapico per il recupero muscolare e saranno allestiti nuovi spogliatoi"
Ecco, tutto questo inizialmente sarà a disposizione esclusivamente della Fiorentina? "Sì, fino a quando poi la società viola si sposterà nella sua nuova casa, nella Cittadella. A quel punto tutto la struttura creata rimarrà a disposizione di tutti i cittadini"
Domanda scontata. Prandelli vorrebbe avere poter usufruire di questo mini centro sportivo nel minor tempo possibile. Lei si è già impegnata a consegnarlo alla Fiorentina nel settembre del 2010. Conferma questo impegno? "Assolutamente sì. Ho già detto che una volta firmato il rinnovo della convenzione i lavori partiranno. Immediatamente"
A proposito di convenzione. A che punto siamo? "Stiamo portando avanti una lunga serie di incontri e colloqui con la Fiorentina e altri ne seguiranno. Credo e spero che ormai si tratti davvero di poco. Questione di qualche dettaglio"
Questi colloqui con chi avvengono? Chi è il referente della Fiorentina? "Parliamo con tutti, ognuno con le sue competenze. Sono ovviamente coinvolti il dottor Cognigni e l'amministratore delegato Mencucci. Ma anche i Della Valle seguono molto da vicino la vicenda"
Capitolo Euro 2016. L'Italia ha presentato la sua candidatura ed in questi giorni si legge di tutto. C'è chi dice che Firenze presenterà un progetto di ristrutturazione del Franchi per poi presentarsi invece con il nuovo stadio. Come stanno realmente le cose? "L'amministrazione sta lavorando insieme a FIGC e Fiorentina per poter avanzare la candidatura di Firenze come città ospitante con il progetto del nuovo stadio. Siamo ovviamente consapevoli che le richieste dell'UEFA sono molto precise e pressanti, e tutto nasce dai problemi riscontrati nella candidatura di Polonia e Ucraina. C'è moltissimo da fare ed in poco tempo (la candidatura va presentata entro il gennaio 2010 n.d.r) ma stiamo lavorando per farcela. Ci tengo a precisare che tutte le città italiane sono in questa situazione. Nessuno ha un impianto completamente a norma. C'è chi deve intervenire in modo maggiore e chi meno, ma tutti devono mettere a norma gli stadi"
Chiudiamo il capitolo Fiorentina e passiamo ad altro. Lei ha dimostrato di avere molto a cuore tutto lo sport fiorentino. Ci sono realtà, come quella del basket, che soffrono da tempo. Cosa pensa di fare per dare nuova linfa a queste attività? "Per quanto riguarda il basket posso dire che a Firenze c'è un nuovo progetto. Stiamo cercando di unire tutte le realtà fiorentine per riportarle ai vertici. Ci concentreremo moltissimo sull'attività giovanile e cercando di radicarci al massimo nel territorio. In passato si è corso molto dietro agli sponsor e quando questi se ne sono andati è crollato tutto. Con questa nuova idea di "unificazione" quello sarà il passo successivo. Lo stesso discorso vale ad esempio per il nuoto. L'obiettivo è quello di evitare le polverizzazioni"
Capitolo ciclismo. C'è da affrontare la corsa per i Mondiali su strada del 2013. Ottimista? Quali i più grandi ostacoli? "I Mondiali di ciclismo credo si possano definire come il più grande evento sportivo dopo i mondiali di calcio. E' quindi ovvio che faremo di tutto per poter ospitare questa manifestazione che si svolge nell'arco di una settimana e che porta con sè una serie di opportunità starordinarie per la città. Si muovono 250 emittenti televisive, tanto per fare un esempio. Stiamo lavorando con la Regione e con la Provincia per presentare il miglior progetto possibile, consapevoli che le difficoltà sono tante e che i Mondiali di ciclismo, come fanno gola a Firenze attraggono molto anche altri competitors. Tra l'altro avremmo la possibilità di presentare un bellissimo percorso, che arriverebbe a Firenze ma che potrebbe attraversare anche altre zone della Toscana. Ci tengo a dire un'altra cosa..."
Prego. "A Firenze sono già stati assegnati i prossimi Mondiali di Volley che saranno un evento eccezionale. Vedremo le 6 migliori squadre delle 12 del mondo che ancora saranno in corsa per il titolo visto che nella nostra città si svolgerà la terza fase, quella decisiva per accedere ai turni più importanti. Saremo noi e Roma, poi nell'ultimissima fase, quella che assegnerà i posti in finale, a queste due città si aggiungerà Modena, per ovvi motivi di storia. Siamo molto orgogliosi di questo"
Per concludere. Qual è il suo sogno, o meglio obiettivo, come assessore? "Quello che abbiamo presentato nel nostro programma. E' quello il sogno. Arrivare, al termine dei cinque anni della consigliatura, ad avere donato allo sport quel "diritto di cittadinanza" che contribuirà all’idea di città che questa amministrazione ha e nel creare una comunità sempre più coesa che combatte il degrado peggiore, la solitudine dell’uomo. Tutti devono poter partecipare, ogni cittadino deve avere l'opportunità di praticare il suo sport quando e come vuole, secondo le sue necessità. In questa direzione va ad esempio il progetto "Firenze, the walking city". Ci sono nove percorsi, da quello semplice a quello "nero" per veri atleti. E sottolineo che ci sarà anche quello per i disabili. Perchè questa deve essere la forza dello sport. Il saper coinvolgere tutti, essere un'opportunità. Firenze ha una grandissima tradizione sportiva e questa è la strada per esserne degni"