CABRINI A FV, CHIESA CREDO SIA RIMASTO CON VOGLIA: NORMALE ORA NON SIA AL TOP. TRA POCO...
La prestazione al di sotto delle aspettative di Federico Chiesa nella sfida contro l'Armenia ha suscitato un po' di malcontento tra i tifosi della Fiorentina che hanno iniziato in qualche modo a metterlo in discussione. Il giovane classe '97 è reduce da un'estate un po' particolare dove le offerte per lui dei top club non sono mancate, ma il presidente Commisso è stato irremovibile nel volerlo trattenere e si augura di rivederlo alla ripresa del campionato nelle migliori condizioni contro la Juventus. Per capirne di più FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Antonio Cabrini, ex dei bianconeri e campione del Mondo nel 1982 con l'Italia.
Quali motivazioni pensa che possono esserci dietro al periodo no di Chiesa?
"Secondo me si stanno un po' ingigantendo le cose. Siamo appena ad inizio stagione, lui è un calciatore che basa molto sull'aspetto fisico il suo gioco visto che è dotato di grande velocità ed è normale che adesso ancora non sia al 100% e non possa rendere al massimo delle sue possibilità. I tifosi della Fiorentina stiano tranquilli, è tutto normale".
Mancini ha detto che è reduce da un'estate un po' particolare e deve tornare a concentrarsi solo sul suo club. Crede sia rimasto volentieri?
"Certamente. Ho giocato tanto a calcio e credo che non sia possibile rimanere contro la propria voglia in un posto. Lui è giovane, deve maturare ancora molto sotto il punto di vista dell'esperienza e Firenze è l'ideale per lui visto che gioca più o meno sempre, cosa che in club come la Juventus non avrebbe potuto fare. Concediamogli il tempo che necessita e farà vedere le sue qualità".
L'ha convinta il mercato operato dai viola con gli arrivi in special modo di Ribery e Boateng?
"I due che ha nominato sono calciatori di grandissima esperienza e caratura internazionale. Le loro vittorie con le rispettive squadre e le gare che hanno giocato serviranno a loro per trasmettere ai giovani le giuste motivazioni. Non sono più nel momento topico della carriera, ma possono ancora dare qualcosa. Il resto degli arrivi andranno giudicati in base agli obiettivi della squadra e della società, ma penso che la Fiorentina voglia fare un bel campionato".
Da grande difensore qual era, come valuta i profili di Lirola, Dalbert e Caceres?
"Sono tre calciatori validi, ma tutti e tre con caratteristiche diverse l'uno dall'altro. L'entusiasmo della piazza li potrà aiutare ad inserirsi meglio nell'ambiente, ma la voglia di far bene in un campionato come la Serie A potrà fare la differenza. Preferisco non sbilanciarmi troppo però perché siamo ad inizio stagione ed ancora tutto è poco chiaro per esprimere giudizi".
Alla ripresa del campionato ci sarà Fiorentina-Juventus. Troppo forti i campioni d'Italia in carica o partita aperta?
"I bianconeri sono favoriti questo è chiaro, ma alla terza giornata di campionato gli equilibri devono essere ancora trovati e l'aspetto fisico inciderà molto e farà la differenza. Questa poi è una partita sempre molto tirata e combattuta, quindi prevedo un match aperto ad ogni soluzione: un singolo errore può condizionare la gara".