BUCCHIONI A FV, R. Costa è profilo top per Commisso
Enzo Bucchioni, editorialista di FirenzeViola.it, è intervenuto a Garrisca al Vento!, trasmissione di TMW Radio realizzata e curata dalla nostra redazione, ha così parlato della nuova Fiorentina di Rocco Commisso: "Con i Della Valle era già finita da tempo un'epoca. La parola fine Diego l'ha data nel gennaio 2016 quando non ha investito in una squadra prima in classifica. Nel bivio Della Valle ha scelto la negatività, generando una valanga che si è ingrossata sempre di più fino alla salvezza dell'ultima giornata. Ci è voluta la protesta davanti ai negozi, diventata più grossa di tante offese. Gli hanno colpito il core business, il centro della sua idea. Non ha sopportato questa cosa. Per fortuna è arrivato Commisso. Va dato atto a Diego che ha detto di voler vendere a mani serie, non un fanfarone. E così ha fatto. Ha venduto la Fiorentina a meno rispetto al cartellino del prezzo messo tempo fa sulla società proprio perché Commisso è stato convincente".
Sull'impatto di Commisso: "Mi piace molto questo signore perché parte con i piedi per terra. Sarebbe facile pensare chissà che dietro a Zio Rocco, lo Zio d'America... Anche lui sarebbe potuto essere stato trascinato dal palpabile entusiasmo. Vuole fare le cose giuste partendo una governance di alta qualità e respiro internazionale. C'è un'agendina con diversi nomi, partendo da Gandini. Per anni è stato l'ambasciatore del Milan presso la FIFA... Abbiamo parlato anche di Rui Costa: ha tutto per calarsi nell'identikit richiesto da Commisso. Mettiamoci in testa che Commisso ha fatto i soldi partendo da un piccolo paesino della Calabria e lo ha fatto circondandosi delle persone giuste. L'allenatore cambierà, ed è ovvio. Purtroppo per lui, Montella è arrivato nel momento sbagliato. Non credo possa permettersi un allenatore in ascesa, serve un nome consolidato. Ma non ha mai fatto cose banali e non credo le farà neanche a Firenze. Avete visto che avevano tutti la cravatta viola? Sembra poco ma per me non lo è. Hanno già studiato la situazione e sanno cosa si vuol sentire dire Firenze. Si sono fatti spiegare tutto, partendo dal senso di appartenenza che è proprio la cosa su cui è caduto Della Valle, la comprensione del territorio. Non tutte le città sono uguali. Sforzandosi di capire è un passo avanti... Vedo questo signore che fa le cose spontaneamente: il calcio e la passione dei tifosi sono il loro ambiente. I gesti dei DV erano suggeriti, non venivano dal cuore".
Sul futuro di Chiesa: "Sono storie vecchie ritirate fuori in questi giorni. Erano cose già risapute, l'anno scorso c'è stato un gentleman agreement dopo l'affare Pjaca e la Juve ha provato a mettersi avanti. C'era il pre-accordo col babbo del ragazzo ma ora rimane lì. Diego ha detto che non avrebbe dato via Chiesa neanche quando dovevano decidere se vendere la società. Non mi sembra possibile che questo arrivi e venda Chiesa. Altrimenti poteva rimanere a New York. La prima cosa che farà sarà mettersi al tavolino con Chiesa, che guadagna poco rispetto a quanto prospettato da altre società, e gli darà uno stipendio da 3 milioni a salire. Il padre può aspettare che cresca ancora, soprattutto se fosse fatta una squadra all'altezza accanto a lui. Non c'è posto migliore di Firenze, se fai calcio virtuoso. Per responsabilizzarlo mi risulta che gli vogliano anche dare la fascia da capitano. Se Chiesa è felice qui, si riparte con lui. Sono due i nomi che Commisso deve tenere per partire qui: Antognoni in società e Chiesa in campo. Entrambi cresceranno".
Sull'idea di Batistuta in società: "Batistuta è una grande suggestione, ha carisma ed è un amico. Però fossi Commisso non mi affiderei ad un ex giocatore che non ha la minima esperienza. Rui Costa invece sarebbe pronto per quel ruolo. Ok gli ex calciatori ma non le figurine. Poi dipende anche cosa abbia in testa di voler fare Batistuta. Questo sarebbe un passo ulteriore, un possibile asso da tenersi nella manica".