BOROZAN A FV, Vi racconto Stevan Jovetic
Vlado Borozan è uno degli agenti di mercato più vicini a Stevan Jovetic e l’uomo più influente per quanto riguarda il mercato dell’Est, specie quello incentrato sull’asse Italia – Ungheria. L’ex stella del Partizan di Belgrado, in questa intervista esclusiva ci svela tutto riguardo il nuovo baby fenomeno acquistato dalla Fiorentina, non mancando di consigliare altri talenti di livello alle squadre italiane.
Come valuta la giornata di domenica?
“I risultati maturati si potevano aspettare, grosse sorprese non ce ne sono state… ci poteva stare che Milan e Roma vincessero. A prescindere da ciò, mi aspetto che l’Inter vinca lo scudetto già da domenica. Per la Fiorentina è logico che dopo la sconfitta di Uefa, specie per come è arrivata, la squadra possa accusare stanchezza mentale e psicologica, inoltre il Cagliari, per come sta giocando non è una sorpresa. La Juve, ormai certa del terzo posto ha staccato la spina, ha subìto il Siena che si è giocato la stagione. Ripeto, grandi sorprese non ci sono state. Vorrei sottolineare piuttosto il colpo della Reggina, che ha fatto un passo importante per la salvezza, e la vittoria del Parma, che ha qualche speranza in più”.
A proposito di Parma: Couto andrà via? Le risulta un interessamento della Stella Rossa?
“Couto ha 38 anni, ha detto tutto ciò che poteva dire nel campionato italiano. Lui ormai è stanco della Serie A. Alla fine della sua carriera, mi sembra una scelta logica. Dopo due anni difficili il Parma dovrà rinnovare molto, è una cosa che era nell’aria. Secondo me andrà via, anche se non è detto che prenda la decisione di rimanere. D’altra parte è abituato a platee importanti. Non so che offerte abbia sul tavolo, ma ha 38 anni…”
Trattativa-Jovetic: come è andata realmente?
“Vorrei fare i complimenti alla Fiorentina e al d.s. Corvino, credo che siano stati molto bravi a portare a casa uno dei talenti più importanti che ci siano in giro. Jovetic ormai da quattro anni è seguito in ogni competizione. Credo che si innamorerà immediatamente di Firenze. Lui non è ancora pronto per il campionato italiano, si dovrà vedere il suo ambientamento come andrà: se da buon giocatore diventerà un campione. Ha tutti i numeri per diventare un giocatore importante per il campionato italiano, considerate età e talento”.
Corvino realmente l’ha soffiato al Real?
“Non è vero, c’è stato un interessamento leggerissimo. Corvino è stato fortunato, perché il ragazzo aveva il sogno di giocare in Italia, e la Fiorentina è una delle società italiane più importanti”.
Prandelli ha dichiarato di non conoscerlo…
“Credo che Prandelli sappia bene cosa stia facendo Corvino. Ha dato una risposta diplomatica e di circostanza, visto che il momento non è dei più felici. Ha voluto glissare, ma sa che tipo di giocatore si ritorverà ad allenare. Credo che sarà molto contento di poterlo avere in squadra”.
Quali società c’erano su di lui?
“Sono stati offerti circa 15 mln di euro al Partizan, non posso dire chi, ma il ragazzo ha rifiutato: voleva venire in Italia, al massimo in Spagna. Il Feyenoord, per esempio,aveva formulato un’offerta importante, superiore ai viola”.
Offerta viola, che è stata di dieci milioni?
“Non lo posso dire certo io. Comunque un’offerta più bassa di dieci milioni”.
Che acquisti suggerisce ai club italiani?
“Mi vengono in mente un difensore centrale dell’MTK Budapest, che si chiama Adam Pinter, è dell’ 89 titolare under 21. Un altro centrale difensivo molto forte gioca nell’Upjest e si chiama Korcsmár, nella stessa squadra milita il trequartista Tisza, che è il capocannoniere del campionato, si tratta di un’84 già maturato da quest’anno”.
A quali squadre li consiglierebbe?
“Sono giocatori che partendo da una buona squadra di B, farebbero bene. Si tratta di ragazzi che hanno bisogno di ambientarsi. Il campionato di A è difficile e c’è diversità nel calcio ungherese. Ma sono calciatori di prospettiva e potrebbero crescere bene”.
Come può essere l’ambientamento per Jovetic?
“Non bisogna caricarlo come hanno fatto con Pato, sarebbe sicuramente sbagliato, ma il ragazzo ha grande personalità e comunque dimostrerebbe lo stesso il suo valore. Firenze è una piazza esigente, il prossimo anno punteranno a qualificarsi alla Champions, anche se spero ci vadano già da ora, in un campionato difficile dove non ci sarà pazienza. Ma comunque vada, dimostrerà il suo valore. Non si può prevedere quanto tempo ci vorrà per il suo ambientamento. L’unico problema che vedo è che il suo ruolo è lo stesso di Mutu. La cosa più difficile per Prandelli sarà trovare un ruolo a lui adatto. È un ragazzo che ama muoversi liberamente, e temo che con Mutu potrebbe avere qualche difficoltà”.
Potrebbe essere il vice Mutu?
“Secondo me questa sarebbe la cosa migliore, ma non scordiamo che parliamo di un ragazzo che è già una stella, titolare e capitano del Partizan. Giocatore affermato. Dipende dal grado di sacrificio che vorrà fare, dipende da lui trovare il suo spazio. La Fiorentina ha ottimi giocatori e lui dovrà sudare. La cosa più difficile, ripeto, sarà trovare la giusta collocazione”.
E’ stato preso per una Fiorentina in Champions o va bene anche l’Uefa?
“Lui è stato preso essendo un grande talento. Io comunque, fosi Corvino, non lo lancerei subito da titolare con grandi responsabilità. È un ragazzo che si deve ancora preparare ad un campionato difficile come quello italiano. Secondo me Corvino prenderà un altro giocatore importante in attacco”.
Vede quindi l’arrivo di Gilardino a Firenze?
“Io prenderei Gilardino, e Jovetic lo terrei facendolo giocare in una posizione dove lo posso utilizzare. In base al suo ambientamento, se lui è bravo e mi dà sicurezza credo che nessuno rimarrà male se parte titolare. Ma la Fiorentina deve fare un campionato importante”
Il calciomercato si apre, quali saranno i colpi a sorpresa?
“Io posso dire che in Germania finirà qualche giocatore italiano. Barzagli, Non lo so. Posso dire che in Germania dopo il successo di Toni ed essendoci fresco il ricordo che siete i campioni del Mondo, c’è voglia di fare arrivare qualche altro giocatore italiano”.
Toni in Italia non lo vede?
“Se lo dovessero vendere non so cosa succederebbe. Hanno perso inspiegabilmente la semifinale contro lo Zenit, altrimenti rischiavano di vincere tutto, ma hanno fatto una stagione fantastica. Sono tutti strafelici di questo acquisto, fantascienza le voci che lo danno a squadre italiane. Ha piuttosto aperto le porte all’approdo di qualche altro giocatore italiano”.
Altre considerazioni…
“Bisogna stare attenti al mercato dell’Est. Il San Pietroburgo è arrivato in finale, tre anni fa il Cska Mosca ha vinto la Coppa Uefa. Il calcio russo si sta formando alla grande. Guardano al mercato italiano con attenzione. Non è detto che qualche giocatore italiano possa finire lì”.