ANTONELLI A FV: "VLAHOVIC MESI FA AVREBBE ACCETTATO QUESTE CIFRE, MA C'È ANCORA MARGINE"
La notizia del giorno in casa Fiorentina è ovviamente quella del mancato accordo tra il club e Vlahovic sul rinnovo del contratto. Per saperne di più FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, l'operatore di mercato Stefano Antonelli, che spiega: "Voglio premettere che la verità la sanno soltanto i protagonisti della vicenda, ma il mio pensiero è che il rendimento di Vlahovic non abbia giovato alla trattativa. Il tempo passava, il serbo continuava a fare gol, arrivavano interessamenti da parte di big europee ed a quel punto si inseriscono fattori terzi come situazioni economiche che si decuplicano e oggi, quando la Fiorentina fa un'offerta da 4 milioni netti l'anno, probabilmente è normale che ci siano altri club dietro".
Quindi pensa che ci siano società più blasonate pronte ad offrirgli un ingaggio più alto?
"Difficilmente qualcuno può rifiutare 4 milioni di euro annui dalla Fiorentina. Oltretutto sarebbe diventato anche il più pagato nella storia del club... E' normale che ci siano club che stanno manifestando il loro interesse e non uno soltanto".
La Fiorentina ha fatto il massimo o poteva agire diversamente?
"Conosco lo sviluppo della situazione. Per me i tempi sono fondamentali in questo mondo e probabilmente sei mesi fa Vlahovic avrebbe sottoscritto il contratto proposto oggi. Molto spesso nel calcio, nella strategia e nella trattativa si tende a soprassedere oppure a pensare che il problema sia risolvibile prima o poi, ma oggi è tardi per un'offerta di questo tipo".
Commisso ha fatto bene a rendere pubblica la questione a 21 mesi dalla scadenza del contratto?
"Ha fatto benissimo, anzi lo apprezzo. Si è palesato in maniera veemente perché è un grande imprenditore ed ha detto al mercato intero che accetta il fatto che gli abbia impedito di rinnovare, ma anche che ora è il momento di presentarsi con un'offerta congrua. Come per Chiesa, il valore di Vlahovic, qualora venga ceduto, non sarà depauperato".
Quale sarà adesso il futuro di Vlahovic: cessione a gennaio, addio a giugno oppure, a sorpresa, accordo per il rinnovo?
"Nel calcio non c'è mai niente di scontato finché non ci sono le firme, né nel rimanere, né nell'andare altrove. Ci sono dei margini per la ripresa dei dialoghi fra le parti e sarà così fino a quando non andrà via dalla Fiorentina: Vlahovic farà il professionista fino in fondo e sarà utilizzato fino in fondo da campione qual è. Non penso che a gennaio ci sia chi porta i soldi che chiede Commisso e neanche che i viola se ne privino tecnicamente a meno di cose clamorose. Lo scenario più probabile credo sia che rimanga fino al termine del campionato dopodiché Commisso si siederà ad un tavolo, ma se non troverà gli interlocutori giusti non avrà problemi a portarlo a scadenza".
La mancanza di un vice-Vlahovic influenzerà l'operato della Fiorentina?
"Per assurdo quest'anno è l'anno dove la Fiorentina sta dando dei segnali tecnici e sportivi fantastici, giocando un gran calcio. Italiano ha in mano una squadra piacevolissima, ma probabilmente l'unico che sta patendo un pochino, perché ha meno continuità realizzativa del solito, è Vlahovic".
Continui pure.
"Prima il gioco era finalizzato solo su di lui, mentre oggi c'è armonia. Non è che la Fiorentina può fare a meno di Vlahovic, ma in questo sistema non è prioritario così come non lo era Ronaldo alla Juventus, non lo è al Manchester United e la stessa cosa vale per Messi al PSG. La Fiorentina potrebbe permettersi di giocare con un altro calciatore che non sia Vlahovic".
Pensa che il comportamento di Vlahovic e del suo entourage sia quello più vantaggioso per il futuro del serbo?
"Credo che sia sempre quello giusto e che vada rispettato sempre. Alla fine, al di là delle passioni, non noto una scortesia o un atteggiamento sbagliato da parte di nessuno nei confronti del tifoso di Vlahovic. Il calcio è azienda, ci sono tanti fattori emotivi, ma anche materiali: non credo abbia sbagliato nessuno".