ANTOGNONI A FV, Mutu e Prandelli i tasselli di una grande viola
Mentre Carlo Ancelotti ed il Milan vivono la crisi del settimo anno e l'ombra degli sceicchi del City continua ad aleggiare sul futuro di Gigi Buffon, a Firenze Cesare Prandelli ed Adrian Mutu giurano amore eterno ai colori viola. Che si stia assistendo ad un'inversione di tendenza, almeno in casa Fiorentina? Firenzeviola.it non poteva chiederlo a nessun altro se non a Giancarlo Antognoni:
Antognoni, da molto tempo si dice che le cosiddette bandiere non esistono più. Lei che per la Fiorentina lo è stato veramente, pensa che le dichiarazioni di amore ai colori viola rilasciate oggi da Prandelli e Mutu possano rappresentare in un certo senso un’eccezione rispetto alle attuali tendenze?
“Io distinguerei le dichiarazioni di un allenatore da quelle di un giocatore. Il fatto che un tecnico ribadisca la sua volontà di legarsi ad un certo club è qualcosa su cui si può veramente costruire il futuro, i giocatori spesso fanno di queste dichiarazioni, poi, però davanti a certe offerte…”
Ai suoi tempi comunque era più semplice attaccarsi ad una maglia rifiutando la corte di altri club….
“Beh, al giorno d’oggi le opportunità per i calciatori sono aumentate, e poi ora gestiscono il loro futuro in maniera molto più autonoma. Comunque non è detto che non possano esserci delle eccezioni, penso ad esempio ai vari Totti, Del Piero e Maldini”
I tifosi viola, secondo Lei, possono sentirsi più tranquilli e continuare a sognare?
“Parliamo di un grande tecnico e del giocatore forse più importante della Fiorentina, anche se ha 30 anni; per sognare, ovvero per puntare a qualcosa di più del quarto o del quinto posto in classifica, occorre però qualcosa in più. Diciamo che queste due figure così importanti per la Fiorentina possono rappresentare un buon punto di partenza attorno al quale lavorare…”