ALL. LUGANO A RFV: "CABRAL BOMBER NEI 16 METRI. ONORATI DI ESSERE AL FRANCHI"

Mattia Croci-Torti, allenatore del Lugano che domani sfiderà la Fiorentina, ha parlato a Radio FirenzeViola nel corso di “Palla al Centro”. Ecco le sue parole: “Siamo una squadra che negli anni ha fatto l’Europa League e ora siamo in Conference. Negli ultimi anni abbiamo fatto esperienza europea. È una partita stimolante, ci piacciono. La affronteremo con tante motivazioni, l’onore di essere ospitati al Franchi è grande per tutti”.
Sulla sosta per il Mondiale: “È stato un periodo diverso dal solito, andiamo a vivere quasi due campionati. In questo primo mese ho voluto fare amichevoli per dare spazio ai ragazzi che avevo giocato poco, per mostrare il loro valore in gare come con la Fiorentina. È stato un periodo piacevole che ha dato sicuramente dei vantaggi”.
Sui viola: “Ho avuto la fortuna di giocare con calciatori che a Firenze sono passati, per noi ticinesi la Fiorentina è qualcosa di grande. Dopo le prime squadre italiane la Fiorentina è sempre lì. La seguiamo con piacere anche come allenatori, Italiano fa bel calcio e ha fatto vedere qualcosa di innovativo. Poi crescono le aspettative, per ora la stagione non è stata così rosea. Ma non è facile giocare giovedì e domenica, il giudizio sulla Fiorentina per noi è sempre molto positivo. Ovviamente essendo un’amichevole l’abbiamo preparata su di loro, non vogliamo sfigurare”.
Sul campionato svizzero: “Il nostro campionato è il quarto a livello di intensità in Europa. Da noi si corre tanto, la parte tecnica e tattica a volte va in secondo piano. La grande differenza è a livello tecnico: in Italia ci sono fior fiori di campioni, la cultura calcistica italiana è davanti all’intero mondo”.
Su Cabral: “È un bomber degli ultimi 16 metri. A Basilea era stato anche chiamato dal Brasile in un’occasione. Ma a Basilea giocava in una squadra che dominava, lui stava sempre in area e dava sempre la zampata finale. Ma si trovava in una squadra che stava sempre negli ultimi 20 metri avversari. Nella Fiorentina è diverso, e ha anche più concorrenza. Jovic arriva dal Real Madrid, sicuramente ha voglia di far bene. Cabral qua era un idolo, ma aveva anche più occasioni per segnare. In Italia c’è un livello diverso negli ultimi 16 metri. Nell'adattamento, ci sono giocatori che ci mettono tre mesi, o comunque più tempo. Ci sono società dove è più facile aspettare i giocatori, anche per le aspettative. Poi Cabral è arrivato dopo Vlahovic, anche questo ha pesato su ciò che si attendeva”.
Conclude: “La Fiorentina è un’ottima squadra, di giocatori che sanno giocare a calcio come Bonaventura. Penso poi a Barak, che non ha fatto vedere ciò che sa fare. Si dovrà fare attenzione, siamo pronti ad affrontare una grande squadra. Quella che ha costruito Comisso è una squadra che può arrivare in fondo anche in Europa”.
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