VIOLA, UN ALTRO ESAME MA IL GRUPPO INIZIA A CREDERCI. MERCATO: LA QUESTIONE BABACAR E I SUOI SVILUPPI
Quanti esami per la Fiorentina. Non sono bastati quelli con l'Inter, il Napoli e la Roma che, al di là dei risultati finali, hanno certificato la consistenza della squadra. Quella di stasera con la Samp è un'altra prova di fuoco per la formazione di Paulo Sousa. Non solo per la forza dell'avversario che in casa ha ottenuto quattro vittorie e due pareggi, ma anche perchè sarà la terza partita in sette giorni e arriverà dopo il viaggio in Polonia. Le incognite saranno proprio legate anche al recupero fisico e mentale dei giocatori, fermo restando che l'ossatura della formazione (Tatarusanu, Alonso, Badelj, Borja Valero e Kalinic) giovedì scorso ha riposato. E poi c’è la forza dell’entusiasmo e di spingersi oltre che sta contagiando anche il gruppo. Col trascorrere del tempo e delle partite anche la squadra sembra credere alla possibilità della grande impresa. Del resto siamo quasi arrivati ad un terzo del campionato e qualche indicazione è possibile trarla. Basterà solo che l’ambizione non offuschi la mente: giusto e sacrosanto puntare sempre alla vittoria ma in certe occasioni a seconda dell’andamento delle gare non è da disdegnare anche un pari (per ora è un risultato sconosciuto ai viola).
Il capitolo mercato sta per prendere sempre più importanza, gennaio si avvicina e occorre imboccare una direzione ben precisa, nella speranza che la squadra sappia mantenersi nelle posizioni più alte possibili: Sousa ha fatto sapere chiaramente che a gennaio si aspetta dei rinforzi (dunque più di uno). Lisandro Lopez sembra sempre più vicino, ma serviranno altri investimenti, soprattutto sulle corsie. Il dg Rogg ha fatto sapere che quello viola dovrà essere un mercato anche creativo. E allora le valutazioni da fare sono molteplici, considerato che in un mercato del genere rinforzarsi è quasi sempre complicato. Non è da escludere allora che per rinforzarsi occorra qualche cessione anche eccellente. In attesa di verificare ancora il rendimento di Mario Suarez, denaro fresco potrebbe anche arrivare da una partenza che assumerebbe i contorni del clamoroso, quella di Babacar. Siamo ancora nel campo delle ipotesi perché comunque si tratta di un giocatore su cui la Fiorentina ha dimostrato di credere. Si tratterebbe dunque di un addio doloroso anche se l'analisi da fare ad oggi è abbastanza semplice: per il ruolo di centravanti Kalinic non si discute e oltretutto nel momento in cui Rossi sarà di nuovo al top anche Pepito può essere un'alternativa al croato con cui può pure giocare insieme. Babacar insomma rischia di ritrovarsi al terzo posto in questa scala gerarchica: in estate pareva poter diventare il titolare e adesso deve fare i conti con una situazione inattesa. Le offerte non mancano per il senegalese: all'estero Tottenham e Liverpool sono pronte a farsi avanti per l’attaccante che ha un contratto (rinnovato nell'estate scorsa) fino al 2019. La Fiorentina, ripetiamo, ha puntato molto su di lui e adesso dovrà eventualmente valutare il da farsi.
Lorenzo Marucci