UNA GARA CHE ANDAVA CHIUSA, MA PESANTEMENTE PENALIZZATA DALL'ARBITRO SPAGNOLO LAHOZ E DALLA SUA TERNA.

12.03.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
UNA GARA CHE ANDAVA CHIUSA, MA PESANTEMENTE PENALIZZATA DALL'ARBITRO SPAGNOLO LAHOZ E DALLA SUA TERNA.
FirenzeViola.it
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La Fiorentina non è ancora pienamente sbocciata. E' una squadra generosa, che gioca un calcio spettacolare, ma che porta con sè un piglio che è al tempo stesso forza e limite. I viola non conoscono gestione, in un senso o nell'altro, e se da una parte talvolta non riescono a chiudere le partite quando dovrebbero come nel primo tempo del match con la Roma, dall'altro ogni tanto peccano anche semplicemente nel difendere il gol di vantaggio. Tutto questo, forse, basterebbe a spiegare il pareggio di ieri se non fosse che tra le pieghe dell'uno a uno c'è molto di più.

Perchè al netto degli errori della squadra di Montella, resta comunque un arbitraggio che definire "condizionato" come ha fatto Montella è volergli parecchio bene. L'iberico signor Lahoz si è sentito in dovere di erigersi a protagonista, e soprattutto ha deciso di indirizzare la gara su binari più favorevoli alla più influente Roma (almeno questa potrebbe servire come spiegazione a un arbitraggio a senso unico). Ammonizioni in un'unica direzione (quella viola) e libertà di comportamento agli uomini di Garcia. Poi le due invenzioni nella ripresa. Neto che tocca il pallone prima di Iturbe ma un rigore alla Roma, e Keita che colpisce in area mentre Alonso, guarda caso, finisce a terra.

Episodi che non cambiano il giudizio sul pareggio della Roma che può anche essere meritato, ma che certo penalizzano pesantemente la Fiorentina che, intanto, senza mezzo attacco e dopo una sfilza infinita di partite era riuscita in qualche modo a resistere sull'uno a zero. Insomma al di là delle ingenuità o di una cattiveria non pienamente emersa (ma come non considerare la stanchezza di un gruppo che ora sta perdendo anche ricambi importanti?) la sensazione amara è che alla fine nel pareggio di questa sfida d'andata ci sia molta farina del sacco dell'iberico Lahoz. Coadiuvato da una terna alla sua altezza (Florenzi nel primo tempo parte in fuorigioco, mentre il giudice di area da due passi non vede che Neto tocca la palla prima di Iturbe) che in perfetta sintonia con altri arbitraggi europei che già hanno affossato i viola ha completato il "capolavoro" arbitrale del Franchi. Felicitaciones!!!