UN TRAPPOLONE CHIAMATO LECH POZNAN: IN TROPPI HANNO SNOBBATO L'IMPEGNO EUROPEO

23.10.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
UN TRAPPOLONE CHIAMATO LECH POZNAN: IN TROPPI HANNO SNOBBATO L'IMPEGNO EUROPEO

Ha cominciato a suonare molto tardi la sveglia per la Fiorentina. Sotto di due reti e a venti minuti dalla fine. A conferma che un po' tutti si son destati troppo tardi. E in effetti l'appuntamento con tre punti che avrebbero messo la strada in discesa è stato del tutto saltato. Perché il risultato finale non lascia spazio a dubbi, e perché adesso la classifica del girone si fa inaspettatamente brutta, con i viola che si ritrovano desolatamente all'ultimo posto dietro a tutti. Serata assai negativa per la truppa di Sousa, con un possesso di palla tornato sterile, con un gioco fin troppo compassato, e senza invenzioni in attacco.

Colpa di un'accoppiata che là davanti raramente si è trovata, e di un centrocampo che ha creato poco. Babacar e Rossi (il primo a tratti indolente, il secondo ancora indietro fisicamente nonostante il gol) o lo stesso Mario Suarez (la cui manovra resta lenta e prevedibile) sono lo specchio di una gara nella quale i viola avranno sì controllato il gioco, ma senza mai pungere. E l'espulsione di Rebic (un altro che non ha sfruttato la chance da titolare) non ha certo migliorato le cose.

E allora, nel piccolo trotto di una Fiorentina in “Versione B”, è venuto fuori il Lech Poznan che non ti aspetti. Abile soprattutto nello sfruttare le ripartenze, e le disattenzioni difensive che hanno consentito prima a Kownacki, e poi a Gajos, di trovare la via del gol. Cambiando, come detto, tutta la classifica del girone europeo e la prospettiva dei prossimi impegni in coppa per la Fiorentina.

Alla seconda sconfitta in Europa League adesso i viola non possono, infatti, più sbagliare niente. A cominciare dalla prossima trasferta in Polonia, fino all'impegno in Svizzera contro il Basilea, uscito sconfitto dal match con i portoghesi del Belenenses. Una complicazione della quale tutti avrebbero fatto volentieri a meno, Paulo Sousa in primis, ma che conferma come niente debba mai esser dato per scontato. Anche in Europa, tanto più a qualche giorno da una sfida importante come quella con la Roma.  

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it