SPRINT SORRENTINO. LA MISSIONE DI MONTELLA: ESALTARE GOMEZ
Quindici giorni alla fine del mercato. Ma intanto abbiamo vissuto appieno la splendida serata in ricordo di Borgonovo, organizzata a Castiglioncello da tuttomercatoweb. Un'occasione per ricordare ancora una volta la lunga battaglia sostenuta da Stefano, oltre che per scambiare quattro chiacchiere sulla squadra di Montella. Perchè adesso i viola sono davvero al centro delle discussioni degli addetti ai lavori, convinti che la Fiorentina lascerà di nuovo il segno, magari come antagonista della Juve.
La squadra è quasi pronta, gli affari sono stati conclusi ampiamente per tempo, dando a Montella la possibilità di lavorare con calma sul gruppo. Quel quasi è legato al portiere: ha ragione Enzo Baldini della Rai quando dice che se esiste un problema Neto c'è anche un problema Montella, nel senso che adesso è difficile poter pensare ad un estremo difensore diverso dal brasiliano dopo che l'allenatore lo ha difeso a più riprese. Al tempo stesso occorre anche dire che in una situazione del genere probabilmente Montella non poteva fare altrimenti: difendere Neto era ed è il suo compito, anche perchè il portiere sudamericano sarà il titolare nella partita contro il Grasshopper e forse anche contro il Catania alla prima in campionato. Metterlo in discussione avrebbe significato creare un problema in più. Agire così probabilmente ha consentito alla Fiorentina di continuare a lavorare sottotraccia per Sorrentino, il portiere che pare avere sempre più chance di vestire la maglia viola. L'ex clivense vuole solo la fiorentina, sa che l'affare può concretizzarsi e per lui sarebbe l'occasione della vita, sia pure a 34 anni. I viola stanno pensando alla formula migliore per ingaggiarlo, magari un prestito con diritto di riscatto. Con il Palermo il dialogo è aperto e i rapporti sono buoni, come dimostra l'affare Ilicic. Teoricamente Sommer del Basilea - che ha un costo abbastanza elevato - sarebbe il più gradito ai viola che però hanno bisogno adesso di un numero uno pronto all'uso, soprattutto a stagione praticamente iniziata. Non potrebbero permettersi di aspettare un portiere che ancora non conosce la lingua e avrebbe difficoltà a comunicare con i compagni.
A metà campo la perdita di Pizarro è pesante ma il cileno dovrebbe rientrare nel giro di un paio di partite. Per questo motivo i viola hanno deciso di non tornare sul mercato. Adesso però torna in primo piano la questione Ljajic, con la Fiorentina più che mai decisa a chiudere la questione in un senso o in un altro. Al di là degli affari di mercato però la missione di Montella fin dall'inizio della stagione sarà quella di sfruttare al massimo le qualità di Mario Gomez. Il calcio d'agosto non conta niente però finora l'attaccante tedesco- che non è il giocatore che va a prendersi il pallone sulla trequarti - è stato servito poco e male. Non a caso nelle ultime due amichevoli non si è quasi mai notato. I giocatori devono ancora impoararlo a conoscerlo, montella dovrà far lavorare la squadra anche in funzione del cannoniere tedesco. Benissimo i dribbling dei tanti giocatori tecnici della Fiorentina ma poi per Gomez servono cross e assist in area, per far valere la sua fisicità. Oltretutto superMario ha bisogno di paritre bene, un gol già a Zurigo contro il Grasshopper sarebbe la benzina necessaria per accendere Firenze di ulteriore passione.
Lorenzo Marucci