ROCCO È GARANZIA DI FUTURO: NASCERÀ UNA BELLA FIORENTINA. ORA PERÒ VEDIAMO SE SI RIPARTE. STADIO NUOVO: NON SARÀ A FIRENZE. CHIESA: OFFERTE INGLESI
Prendete la vicenda Coronovirus, non facile da trattare anche per l’informazione. La Fiorentina ha scelto la trasparenza, altri meno. Nessuna sorpresa, siamo il Paese dei bizantinismi, del detto e non detto, del “giochiamo a nascondino”. Si passa da: “Abbiamo contagiati, ma sono sulla via della guarigione”, alla cortina di ferro stile vecchia Urss, quando i morti avevano il raffreddore. Meglio non dire, tutti felici. La società viola ha messo sul piatto altri 6 contagiati al Corona perché Rocco Commisso è nato in Calabria, ma è diventato uomo negli Stati Uniti dove ha studiato - tanto e con merito - e si è formato professionalmente. Rocco ha il cuore italiano, anche l’estro, ma la testa è anglo-sassone, la cultura è quella. L’impulso alla trasparenza l’ha dato lui, ma forse a Firenze non l’hanno compreso ancora tutti. Si sveglieranno presto da quel letargo paludato. Parla di mercato come di stadio, con le medesime modalità. Senza perifrasi o valzer di parole, va dritto al bersaglio. Oltre quel pensiero dettato dalle opportunità e le derive della politica.
Dove è cresciuto e diventato manager, oggi imprenditore - ‘pesato’ da Forbes con 8 milioni di dollari - si può tutto o quasi. Basta avere pochi requisiti: capacità, determinazione, voglia di arrivare. Il merito al comando e zero raccomandazioni. La qualità al potere. Il contrario di quanto accade dalle nostre parti. Prendete lo stadio: lo ha ribadito anche ieri sera (al ‘Salotto dello Sport-Rtv 38’) senza indugi. Se non sarà possibile farlo qui e ormai sembra proprio così, andrà a farlo fuori città. Campi e anche oltre. Dirompente la battuta su Campo di Marte: “Mi hanno raccontato che una volta era campagna… Un giorno anche Campi potrebbe diventare centro città”.
Rocco, risposta esatta. A cavallo tra i Venti e i Trenta, Campo di Marte era una meravigliosa spianata di verde, solo prati. I ragazzi di allora, oggi novantenni, ci andavano a giocare a pallone. Interminabili sfide per gli straordinari adolescenti del Campo di Marte. Aggiungiamo noi: alcuni parlamentari si danno un gran da fare per modificare la legge attuali sugli stadi, estrapolando gli impianti comunali da quella norma che tutela i beni architettonici del ventennio fascista. Intento lodevole, per carità, ma qualcuno li avverta: la Fiorentina non è interessata, ha già capito che forse sarà un ibrido. Si potrà fare qualcosa in più di adesso in termini di intervento, ma non quanto starebbe nei desiderata di Rocco Commisso. Il sogno è buttare già tutto o quasi, magari conservando la torre di Maratona come simbolo maestoso e cambiare il resto. Questa nuova legge, per altro ancora alla condizione embrionale, non lo prevede. E allora delle due l’una: o nasce una norma che consente di ridisegnare per intero il Franchi o Rocco Commisso lo stadio lo farà fuori Firenze, come sottolineato ieri sera in tv. Campi in pole position, poi altro. Magari Prato o zone limitrofe. L’ipotesi Franchi tramonta quasi definitivamente, sarà bene che si cominci a fare i conti con la realtà.
Rocco ha promesso che farà una bella Fiorentina, una squadra in grado di tornare a vivere laddove per storia e blasone è abituata a respirare. Il prossimo 6 giugno si festeggerà il primo anno di Rocco a Firenze. Sarà stilato il primo bilancio, ma su un punto convergeranno, crediamo, le opinioni di tutti: Commisso fino ad ora ha mantenuto tutto ciò che aveva promesso. Ma forse non è nemmeno corretto dire così: Rocco non ha promesso, ma ha agito e poi annunciato. Invertendo i canoni della comunicazione. Per questo gli diano un’ampia apertura di credito nella banca della fiducia.
Prima la salute: lo ha ribadito Commisso. E’ un momento delicatissimo: il Governo dovrà decidere se far ripartire il campionato, ma intanto arrivano i tamponi positivi. Come si ricomincerà? Come faranno ad allenarsi quei giocatori vittime del Covid-19? Ci sono squadre come Samp e Fiorentina che hanno un batteria di calciatori contagiati: questi per tre settimane, forse quattro, non potranno allenarsi al massimo, anzi blandamente. E gli altri come si comporteranno? Questa non è disuguaglianza? Un campionato già abbondantemente falsato non lo sarà ancora di più? Domande che esigono risposte. Rapide e convincenti.
Rocco ha tagliato corto su Chiesa. Non vuole più rispondere alla solita storia. Lo scenario è nitido: se Federico accetterà il rinnovo renderà felice la Fiorentina in caso contrario dovrà portare per il suo cartellino una cifra pesante e sarà lasciato libero. I rapporti sono buoni tra le parti, ma adesso, vicino alla soluzione della vicenda, si respira l’aria della resa dei conti. Attenzioni alle esplosioni. Materiale altamente infiammabile. I contendenti affilano le armi. Dall’Inghilterra ci sarebbero almeno un paio di offerte vere, vediamo. Scenario scivoloso, meglio non addentrarsi. Aspettiamo gli eventi. Sicuramente nascerà una Fiorentina forte con o senza Chiesa. Obiettivo ritorno in Europa, senza quella la Fiorentina di Commisso non avrebbe senso. Adesso il desiderio di Rocco è riabbracciare Firenze. Dipende dal Coronavirus. Rocco spera di tornare presto. Regaliamogli questo sogno. Se lo merita.