MOENA, INDICAZIONI PRECISE: FIORENTINA PIÙ AVANTI DELLE ALTRE. A CENTROCAMPO IL CUORE DEL MERCATO: LUIS ALBERTO O LO CELSO, IDEE BELLE. DODÔ, SERVE ANCORA UN PO’ DI TEMPO. MILENKOVIC, SFIDA INTER-JUVENTUS. ADDIO A FRANCO RIZZO

18.07.2022 11:20 di  Mario Tenerani   vedi letture
MOENA, INDICAZIONI PRECISE: FIORENTINA PIÙ AVANTI DELLE ALTRE. A CENTROCAMPO IL CUORE DEL MERCATO: LUIS ALBERTO O LO CELSO, IDEE BELLE. DODÔ, SERVE ANCORA UN PO’ DI TEMPO. MILENKOVIC, SFIDA INTER-JUVENTUS. ADDIO A FRANCO RIZZO
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© foto di Giacomo Falsini

Con una giornata di pieno relax si è conclusa la prima parte del ritiro viola. Comincia la seconda settimana che sarà sublimata da altre due amichevoli, venerdì e sabato. Poi tutti a casa, prima di ripartire per l’Austria. Ieri giocatori e staff hanno cercato distrazioni attraverso le suggestioni delle Dolomiti, esercizio utile per eliminare le tossine del lavoro. Da oggi si ricomincia a fare sul serio anche perché Italiano sta premendo sull’acceleratore, come lui stesso ha confermato in conferenza stampa dopo il triangolare di sabato scorso. I viola sono partiti molto forte, sia per le conoscenze acquisite sul campo un anno fa, sia per la necessità di avere presto il motore già caldo, visti gli impegni imminenti e decisivi. Quello che abbiamo notato dal vivo assistendo agli allenamenti qui a Moena, è stato ribadito proprio da Italiano. Troppe differenze con i ritiri precedenti, troppa più intensità. La Fiorentina è sulla strada giusta, Moena sta dando indicazioni precise. La rosa è equilibrata - in attesa naturalmente di altri rinforzi - e i duelli stanno donando competitività agli allenamenti e al futuro della squadra. La competizione in attacco, tra Cabral e Jovic, in regia tra tra Mandragora e Amrabat, in porta tra Terracciano e Gollini. Sono tutti segnali positivi, indicazioni precise che fanno ben sperare. 

Passiamo al mercato: Dodo è un nodo da sciogliere. Non ci sono problemi particolari, ma forse i tempi potrebbero allungarsi un po’. Le visite mediche, infatti, non sono state ancora fissate. Il brasiliano è a Milano e attende che la situazione, fatta di carte e tecnicalità, vada a regime. La speranza è vederlo a Moena comunque, ma non ci sono certezze al riguardo. Importante, però, che diventi il terzino d’attacco della Fiorentina, il resto non conta. 

Il cuore della seconda fase del mercato viola si poserà sul centrocampo, quello è il reparto sul quale la società ha intenzione di indirizzarsi. Con una mediana di maggior qualità, dotata di un interprete di prima fascia, la Fiorentina può essere autorizzata a sognare. I nomi? Sostanzialmente due: Luis Alberto e Lo Celso. Lo spagnolo che gioca nella Lazio vorrebbe anche cambiare aria, ma abbiamo dubbi che il presidente Lotito se ne voglia privare, al netto delle discussioni tecniche nate nella scorsa stagione con Sarri. La Fiorentina sta monitorando il quadro, ma le possibilità di prenderlo non sono molte. Mentre per Lo Celso, argentino con passaporto italiano, ci sarebbero più chance. Il Tottenham è proprietario del cartellino, ma da gennaio Lo Celso ha giocato col Villareal col quale ha raggiunto la semifinale di Champions League. Centrocampista di grande qualità ed esperienza internazionale. Conte non stravede per lui e potrebbe lasciarlo andare a Firenze, forse con la formula del prestito con diritto di riscatto. Sarebbe davvero un grande colpo. 

Chiudiamo con Milenkovic: il serbo è conteso da Juve ed Inter. De Ligt è andato al Bayern, anche se manca ancora l’ufficialità. I bianconeri pensano a Milenkovic, hanno fatto un sondaggio con chi lo assiste. C’è anche l’Inter però che mira al viola. Nel mezzo c’è Bremer che sicuramente finirà ad una di queste due squadre. Insomma, un bel rebus. La Fiorentina spera di trattenere Milenkovic, ma da ora comincia la battaglia.

Purtroppo se ne è andato un altro grande protagonista del secondo scudetto, Francesco Rizzo. Giocatore offensivo di gran qualità, carattere forte, simpatia contagiosa. Con lui sparisce un’altra stella di quella stagione fantastica. Addio Franco