LO STADIO LO PAGA PANTALONE. SOGNO EUROPA DA METTERE NEL CASSETTO. LA "MEDIOCRITAS" VIOLA NON AUREA

11.03.2022 11:08 di  Stefano Prizio  Twitter:    vedi letture
LO STADIO LO PAGA PANTALONE. SOGNO EUROPA DA METTERE NEL CASSETTO. LA "MEDIOCRITAS" VIOLA NON AUREA

Rocco era già lì con la mano che gli andava verso la tasca interna della giacca che Nardella gli ha detto no fermo che fai? Siamo un paese ricco lo stadio ce lo paghiamo da noi,  e fa al barista: ‘mettiamo tutto in conto a quel bischero di Pantalone che paga sempre e si lamenta così poco’, ricordiamo che il progetto sarà finanziato da fondi europei( che comunque non sono a fondo perduto), le altre risorse andranno reperite nelle casse comunali e della città metropolitana. Il progetto vincente sul restyling del Franchi, la cui beltà è discussa da taluni, sembra quello che meglio si inserisce nel contesto del Campo di Marte, il direttore degli Uffizi Schmidt, si è già sprecato in lodi sperticate, più ardite delle guglie che copriranno la tribuna di Nervi: ‘è in linea con Brunelleschi e Vasari’, e Michelangelo e Leonardo non li vogliamo nominare ?

Quel che colpisce è tutto il verde che è stato previsto e renderà godibile la zona stadio, per il resto vedremo, certo va detto che il silenzio di Commisso sul suo interesse verso il progetto, fa rumore, ed è clamoroso ed è curioso che si parli di stadio della Fiorentina, quando non si sa se il club viola avrà mai intenzione di giocarci: meraviglie della propaganda politica che organizza celebrazioni in tromba di opere fatte a forma di punto interrogativo. Ma parlando di pallone, la notizia è che forse sarà meglio rimettere nel cassetto il sogno Europa: squadra e soprattutto società viola appaiono infatti ultras del poeta latino Orazio e della sua aurea mediocritas, i ragazzi di Italiano, pareggiando in casa col Verona, la società di Rocco Commisso facendo del tutto perché le ambizioni viola si fermassero al pronostico di inizio stagione: ‘puntiamo alla parte sinistra della classifica'.

La Fiorentina a sinistra della graduatoria c’è, e le sue aspirazioni si fermano lì? Il sospetto è d’obbligo, vedendo vendere il capocannoniere d’Italia a gennaio, ma non torneremo a bomba su questa vecchia polemica, diciamo solo che i gol di Vlahovic e anche il suo ruolo di perno avanzato del gioco viola, mancano evidentemente alla corsa europea che la squadra stava facendo. La mediocritas della Fiorentina quindi, è tutt’altro che aurea, tranne che per il malloppo incassato dalla vendita, l’augurio è che si divertano a contarlo, noi che guardiamo, ci divertiamo un po’ meno. Nello sport vige la competizione, è quello il valore di riferimento, non l’epicureo equilibrio dei piaceri. Nello sport contano l’ambizione, l’anelito, il desiderio, la  tensione perenne a fare meglio, questo club sembra averne perduto lo slancio, un vero peccato.

Infine, merita qualche parola, la voce che continua a circolare, da più parti, di una vendita a breve della Fiorentina da parte di Commisso, spuntano i soliti fondi arabi e non meglio precisati paperoni americani, di oligarchi russi invece, non si parla più. Ora, di grazia, se questo è il club che fece un putiferio per smentire un giornale che pubblicò la notizia di una presunta cena tra i dirigenti viola ed un allenatore molto bravo, in un momento dove in effetti la Fiorentina cercava un tecnico, roba che se anche non era vera la viola ci faceva bella figura. Come è possibile non chiarisca con decisione e celerità, queste voci sulla vendita a breve? Poiché se c’è qualcosa di vero, la città ha il diritto di saperlo.