LA PIU' GRANDE RIVOLUZIONE DEL MERCATO VIOLA: LA FIORENTINA NON TREMI E SI PREPARI A FAR PARTIRE I SUOI GIOIELLI IN ESTATE

16.06.2017 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
LA PIU' GRANDE RIVOLUZIONE DEL MERCATO VIOLA: LA FIORENTINA NON TREMI E SI PREPARI A FAR PARTIRE I SUOI GIOIELLI IN ESTATE
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© foto di Image Sport

La recente storia della Fiorentina è come quelle che studiavi sui libri. Epoche che si aprono, che si chiudono. Regni e interregni, scettri deposti e corone strappate. Condottieri che falliscono, altri portati in gloria e poi all'oblio. Con Stefano Pioli si apre un nuovo capitolo, fatto di pagine bianche e con una parola a campeggiare alta, in grassetto viola, a titolare un futuro ancora sconosciuto. Rivoluzione.

Doveva e poteva esser tale, scudi e sciabole di mercato alla mano, già la scorsa estate. Paulo Sousa chiese la conferma in blocco della rosa a disposizione, senza capire che quella squadra era a fine ciclo, senza intendere altresì la società che lo era già anche il portoghese. E se è vero, come è vero, che sbagliando s'impara, Pantaleo Corvino è pronto alla Rivoluzione di cui sopra. A prendere la rosa, a cambiarla, a trasformarla.

A lasciare come trait-d'union solo pochi capisaldi, facendo partire anche giocatori che parevano destinati all'immortale gloria viola. Non abbia paura di cambiare, la Fiorentina. E' dalle polveri che rinasce qualcosa di bello, che fiorisce un nuovo progetto. Trattenere giocatori con voglie di grandeur, di nuove arie e nuove esperienze, è sbagliato. Nel calcio gli stimoli vanno oltre ogni cosa e per questo fa bene la Fiorentina a mettere in vetrina, senza il cartellino, i gioielli Nikola Kalinic, Federico Bernardeschi, Milan Badelj.

Pur a malincuore, ha salutato un interprete del capitolo che fu, Gonzalo Rodriguez. Lo farà con Ciprian Tatarusanu, deve essere capace di farlo senza sospiri anche con Matias Vecino, Khouma El Babacar e con tutti gli altri, se il mercato riterrà giusto portare a Firenze offerte golose e invitanti. La novità non può, non deve essere rappresentata solo da Pioli. La Fiorentina è una squadra che, pur giovane, ha troppi capisaldi a fine ciclo. Sistemare i conti e reinvestire, come negli anni lontani. Non c'è mai stata una situazione simile, per i Viola, e anche questa novità può essere incipit per qualcosa di diverso. Per ritrovare stimoli ed entusiasmo.

Resteranno in pochi. Sportiello e Saponara, Astori e Chiesa, tra i più noti e di spessore. E' giusto così. Babacar vorrebbe ma anche qui la Fiorentina sembra orientata su altre direzioni e dunque è giusto cambiare, anche per il ragazzo, perché altrove possa trovare la consacrazione che merita. Borja Valero altrettanto ma dovrà poi discutere col club, che ha deciso che quello stipendio non va più in accordo con la strategia di cambiamento. Con lo scudo e la sciabola della rivoluzione in mano, Corvino ha solo una soluzione. Guardare il portafogli che dopo le cessioni che la società non dovrà aver timore di fare gli verrà messo a disposizione e cambiare. Tutto. Senza paura. E' l'unica medicina, per tornare a respirare, a Firenze. Per superare il torpore, per annientare il grigiore.