PUSCEDDU, Col Genoa non sarà sfida salvezza
L'ex difensore di Fiorentina e Genoa Vittorio Pusceddu, oggi ct della nazionale della Sardegna, si è così espresso sui temi d'attualità viola: "La nazionale sarda è un progetto che portiamo avanti da un po' di tempo, si tratta di nazionali non riconosciute, come quella di Catalogna o della Corsica. Siamo stati momentaneamente fermati da questo virus".
Che idea ha della Fiorentina?
"La vedo un po' in crisi nei risultati ma soprattutto del gioco, c'è un po' di confusione e ci sono anche dei giocatori nuovi. Anche con Prandelli la squadra non si sta ritrovando ma penso che alla lunga i viola riusciranno a dire la propria, perché ora non merita il posto che sta occupando".
La difesa viola palesa diverse lacune?
"In effetti sono tutti i reparti che non stanno rendendo come dovrebbero. Ormai nel calcio moderno i primi difensori sono gli attaccanti, vuol dire che al momento i giocatori non fanno filtro. La formazione sta dando molto meno di quello che potrebbe dare".
Un giudizio su Simeone e Sottil al Cagliari?
"L'argentino sta facendo bene, qui ha trovato l'ambiente giusto che lo fa rendere al massimo. Credo che per la Fiorentina in quel momento non dava il contributo che poteva dare. Sottil mi piace tantissimo anche se è ancora innamorato troppo della palla, ma ha dribbling, salta l'uomo: vedremo se verrà riscattato o meno. Di sicuro ha dato un contributo importante al Cagliari pure in fase realizzativa".
Fiorentina-Genoa sarà la prima sfida salvezza?
"Il campionato è ancora lungo quindi è prematuro parlare di sfida salvezza. Però il Genoa è una squadra che al livello fisico e di testa c'è, seppure non dia quello che può dare. Sarà una partita molto importante per la continuazione del campionato".
Qualche ricordo della sua esperienza a Firenze?
"Mi sono trovato benissimo con ambiente e squadra. Il presidente Cecchi Gori ci faceva sentire tutti importanti, l'unico dispiacere è stata la semifinale persa 2-0 col Bacellona: forse con Batistuta e con un arbitro meno fiscale staremmo parlando di una finale. Io dovevo marcare Figo, i primi quindici minuti sono stati molto duri perché era un giocatore completo".