ITALIANO: "MI AUGURO CHE MILENKOVIC RIMANGA CON NOI. JOVIC? ALTI E BASSI"

23.07.2022 19:20 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal nostro inviato a Moena- Alessandro Di Nardo
ITALIANO: "MI AUGURO CHE MILENKOVIC RIMANGA CON NOI. JOVIC? ALTI E BASSI"
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© foto di Giacomo Morini

Così Vincenzo Italiano nella conferenza post- Fiorentina-Triestina, match concluso 4-0 che ha chiuso il ritiro della Fiorentina a Moena: "Concludiamo con un'ottima prestazione. Anche quella di ieri non mi era dispiaciuta. Oggi abbiamo sbagliato poco e questa cosa mi è piaciuta soprattutto nel palleggio. Negli ultimi metri ci è mancata un po' di precisione. Concludiamo un ritiro nel quale abbiamo caricato tanto ed il bilancio è positivo".

A che punto è Jovic?
"A parere mio avrà per un po' questi alti e bassi. Deve crescere fisicamente, le qualità le ha. Ma bisogna stare bene ed essere atleti al 100%".

Su Zurkowski? Rimarrà ancora con voi?
"Si è fatto male dopo due allenamenti qui a Moena. Anche ieri ha giocato col dolore. Il ragazzo lo conosciamo, anche se ha giocato in sistemi di gioco diversi, ma le qualità ci sono e si sono viste anno scorso. Lo valuteremo e poi prenderemo una decisione".

Si ritiene soddisfatto degli esterni?
"Il concetto è portare sempre più palle gol. Dobbiamo essere vogliosi di determinare in quel ruolo. Oggi siamo stati bravi ad entrare dentro l'area di rigore, ci siamo procurati tre rigori. L'obiettivo è arrivare lì, poi bisogna dar valore a ciò che si crea".

Che tipo di lavoro svolgerete in Austria? E cosa si aspetta dalle prossime amichevoli?
"Saremo coinvolti maggiormente sulla fase difensiva, anche per il più alto livello degli avversari. Sapevo che qui avremo giocato prevalentemente nella metà campo avversaria, adesso cambierà questa cosa e cercheremo di farci trovare pronti. Dobbiamo cercare di migliorare tutte le percentuali. Si riparte adesso, ognuno di noi deve alzare l'asticella e migliorare".

Ci fa un bilancio di questo ritiro?
"Ripeto, sono contento. Grossi problemi fisici non li abbiamo avuti e questo era il primo obiettivo. Abbiamo lavorato su come smarcarci meglio, magari con azioni offensive con qualche uomo in meno in area. Son contento perché lo stiamo facendo bene, per il resto i ragazzi sono cresciuti fisicamente. Tutto perfetto, concludiamo con una vittoria quindi per il momento siamo contenti".

Cosa ne pensa invece delle prestazioni di Ikoné?
"Ikoné ci deve dare fantasia e spunto. Deve anche iniziare a buttarla dentro. Però un giocatore come lui non è solo determinante nel fare gol: superiorità numerica, creare punizioni e cartellini. Ognuno ha caratteristiche diverse".

Sul movimento dei terzini, che cercano di accentrarsi per liberare gli esterni, si ritiene soddisfatto?
"Chiaro che se il terzino va spesso in sovrapposizione è lì che si scopre una zona di campo. Mandandoli verso il campo siamo più pronti a recuperare il pallone. Ma dobbiamo saper fare entrambe le cose"

In cosa questa squadra può ancora migliorare?
"Sarò ripetitivo: cercare di migliorare in tutto, ad esempio anche nella mentalità che siamo riusciti a cambiare nello scorso anno. Secondo me possiamo migliorare ancora la nostra attitudine. Ad esempio oggi avevamo la partita in mano ed abbiamo abbassato i ritmi senza riuscire a creare più palle gol. Dobbiamo avere sempre il furore giusto e allo stesso tempo non buttare via le partite in pugno. L'anno scorso ne abbiamo perse tante nei minuti finali".

Su Milenkovic ci sono tante voci di mercato...
"Io mi auguro che Nikola sia ancora un calciatore della Fiorentina. Entrare così nettamente nella nostra idea di calcio come ha fatto lui era difficile. Richiede grande professionalità e penso che se c'è uno che fa a pieno quanto chiedo (soprattutto difensivamente) è Milenkovic. Ha cambiato il suo approccio alle partite. Se ci sarà un altro giocatore ci vorrà tempo. Si parla di un giocatore di livello, andrà a fare i mondiali e quindi spero di averlo ancora".

Un commento invece su Amrabat?
"Sono contento di quanto abbiamo fatto con lui. Gli abbiamo sostituito qualche sua certezza e convinzione, ad esempio che lui poteva giocare solo in un centrocampo a due. Invece se glielo diciamo adesso si mette a ridere. Penso che potrà ancora crescere nella gestione della palla, ma se è coinvolto come lo è ora è un giocatore importante. Sono felice della sua crescita che è figlia della disponibilità che ha dato".