BIRAGHI, Se siamo qui vuol dire che siamo forti

06.06.2023 19:58 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
BIRAGHI, Se siamo qui vuol dire che siamo forti
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© foto di Federico De Luca 2023

Dopo il tecnico viola Vincenzo Italiano, interverrà in conferenza stampa il capitano dei viola Cristiano Biraghi, pronto a presentare la finalissima di Conference League contro il West Ham in programma per domani alle ore 21. Segui con noi la diretta testuale!

Qual è la chiave per aprire il forziere della coppa?
"Ho sempre cercato di proteggere il gruppo. So cosa vuol dire subire le pressioni della critica esterna. Era importante tenere il gruppo lontano da queste cose e uscirne il prima possibile. Per quanto riguarda domani, non sarà facile aprire il forziere, però siamo arrivati qui e vuol dire che siamo forti. Ci giocheremo le nostre carte". 

Tra le partite che ha giocato, questa quanto è importante?
"Per me una finale è sempre importante, rientra tra le più importanti della mia carriera. Ha un sapore maggiore perché in caso di vittoria significherebbe portare a casa un trofeo dopo tanti anni. In pochi ce l'hanno fatta".

Ha preparato un discorso per domani?
"Non ho preparato niente anche perché domani ci saranno tante emozioni che ci faranno perdere le parole. E' una partita che si prepara da sola ma io sono a disposizione della squadra". 

Cosa si sente di promettere ai tifosi?
"Il rapporto che si è creato è molto bello soprattutto per come era all'inizio. Si è capovolta la situazione e questa cosa mi piace. La Curva Fiesole è fantastica, ci hanno seguito ovunque, in trasferte allucinanti. Tutte trasferte che costano tempo e denaro, questa è una cosa che noi squadra e io in primis cerchiamo di trasmettere a tutti. Dobbiamo dare di più di quello che abbiamo proprio per questa gente che mette la Fiorentina al primo posto nella loro vita. La cosa che è sicura è che usciremo senza rimpianti e non avremo nemmeno la forza di arrivare camminando nello spogliatoio". 



Cosa vi portate dietro da Roma?
"L'esperienza aiuta, sappiamo cosa affronteremo, non ci sarà la stessa emozione della prima volta e questo un po' conterà. Conterà se potremo riproporre la prestazione di Roma, non il risultato, ma il modo in cui abbiamo approcciato quella finale. Dovremo anche portarci dietro le cose negative, sappiamo che un errore in finale vale come dieci errori in campionato. Non possiamo sbagliare". 

Come può aiutarvi Barak?
"Toni è entusiasta di giocare una finale a casa sua. Alzare una coppa qui per lui sarebbe fantastico. Noi siamo pronto ad aiutarlo ad avverare questo sogno". 

E' un punto d'arrivo?
"Il punto di arrivo non c'è mai sennò se vinciamo andiamo a casa. Abbiamo passato tanti momenti, anche molto negativi, dove non è stato semplice passarci sopra. Se siamo qua oggi è perché vogliamo bene a questa maglia. Abbiamo garantito sempre il massimo rispetto per chi la segue. E' un risultato straordinario poter giocare per un trofeo. Sarebbe molto appagante poter vincere, sia per i tifosi ma anche per noi, per qualche ragazzo che era qui negli anni più bui". 

Cosa pensa di chi è andato via per vincere?
"A questa domanda rispondo solo che è importante domani e quelli che sono qua adesso, non parlo di chi è andato via".
 

Quanto sentite vicino Astori?
"E' sempre con noi, è un pensiero costante anche perché ce l'abbiamo all'interno dello spogliatoio. C'è il suo armadietto, le sue foto. Per chi lo ha conosciuto sarà un motivo in più per alzarla anche per lui".