TORINO - FIORENTINA, La domenica dei vip

18.05.2008 12:50 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: la Repubblica

La speranza è di poter far festa stesera, di sabati del villaggio ce ne sono stati fin troppi. I tifosi viola continuano ad essere in perenne attesa di un trionfo che sembra non arrivare mai. Oggi la città sarà al fianco della squadra: in cinquemila andranno a Torino, altri saranno idealmente con lei accanto alla radio o alla tv. Anche se è vero che, come afferma l'attore-mago Bustric «l'emozione consiste nel giocare, non tanto nel vincere», tutti sperano nei viola in Champions. La voglia di festeggiare è tanta. Ecco come alcuni tifosi seguiranno la partita che vale una stagione. Nessuno per scaramanzia si lancia in un pronostico, ma tutti sono fiduciosi di farcela, di lasciare al Milan l'amaro della coppa Uefa.
Scatenato è Pupo. «Avevo un concerto a Cosenza. Alla fine mi sono messo in macchina per raggiungere Roma dove vedrò la partita a casa del mio commercialista che ha uno schermo enorme, tipo cinema. Farò un tifo d'inferno. Ancora più gasata è mia moglie Anna che stamani a Ponticino vicino ad Arezzo dove abitiamo, per scaramanzia farà 4 chilometri a piedi in maglia viola. L'ha già fatto un'altra volta e la Fiorentina ha vinto, speriamo nel bis». Il vignettista Giuliano proprio non sta più nella pelle: «Sono arrivato a 72 anni senza un infarto. Non voglio beccarlo domani. Per questo mi chiuderò in una stanza al buio e cercherò di dormire per tutto il tempo della partita. Alla fine saranno le urla di gioia dei tifosi o il silenzio tombale della città a dirmi com´è andata». Alessandro Benvenuti non rinuncerà alla sua prediletta maniera demodé per seguire Torino-Fiorentina: «Le partite le vivo attraverso la radio, il mio programma preferito è Tutto il calcio minuto per minuto. La voce dei radiocronisti mi dà più emozioni della tv. Oggi mentre rimonterò automaticamente una commedia che andrà in scena questa estate alla Versiliana con Columbro e Mariangela D'Abbraccio - quindi facendo finta di pensare ad altro - seguirò i viola. Dico una cosa soltanto: la non partecipazione in Champions assumerebbe il sapore di una beffa. Abitando a Roma sarei felice anche che i giallorossi vincessero lo scudetto». Un cuore viola in esilio è il fiorentino Neri Parenti regista di film record d'incasso come Vacanze in crociera. «Io vivo da secoli a Roma, ma la fede per i colori viola è intatta, mi deriva da quando ero ragazzino ed andavo allo stadio. Ogni domenica una bella colonia di tifosi viola che abita nella capitale si riunisce a casa mia davanti alla tv a tifare per Pazzini e compagni. Fra questi amici c'è anche Paolo Beldì quando gli impegni di lavoro glielo permettono. La soddisfazione più grossa me l'ha data mio figlio diventando un ultrà viola: pensi, segue le partite in tv con sciarpa viola al collo e urla come fosse allo stadio. Quasi mi commuovo, il salotto di casa mi sembra diventato la curva Fiesole». Uno sfegato tifoso viola che non ti aspetti è un coreografo colto e aristocratico come Virgilio Sieni, il quale ha un sogno nel cassetto: quello di creare un grande spettacolo con le coreografie della Fiesole. «Oggi vedrò la partita in tv a casa di mio padre, è un modo per stare sereni insieme. Ci terrei molto a un successo viola. Mi piace poi il personaggio Prandelli: con lui si va ben al di là del galantuomo, della brava persona». Non sarà a Torino neppure David Riondino: «Alle 18 ho uno spettacolo in Piemonte, seguirò la partita per radio visualizzando ogni specifico momento dei calciatori. Alla fine spero di esultare». E' quello che si augura tutta Firenze.