FIORENTINA, I "più ed i meno" degli autografi

07.08.2009 14:01 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Calciomercato.com
FIORENTINA, I "più ed i meno" degli autografi
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© foto di Giacomo Morini

Il rituale si ripete ogni allenamento, anno dopo anno, ovunque sia il ritiro della Fiorentina. Poche sono le occasioni durante la stagione per vedere i giocatori, entrarci in contatto diretto, ed esaudire quello che per chi paga il biglietto allo stadio, e ha il viola nel cuore, è tutt’altro che un rituale: attendere la fine dell’allenamento, avvicinarsi all’uscita dei giocatori e chiedere una foto od un autografo. Purtroppo la rosa guidata da Cesare Prandelli si è distinta in questa estate per un atteggiamento poco simpatico verso i propri tifosi. A Cortina d’Ampezzo un muro separava chi brandiva sciarpe, cappelli e vessilli viola dalla squadra, con pochissimi elementi della rosa gigliata che hanno rotto quest’argine.

A San Piero a Sieve le cose procedono in maniera piuttosto simile: i tifosi che seguono gli allenamenti dalla tribuna dello stadio mugellano si appostano dietro alle transenne in attesa che i giocatori, finita la doccia, passino - prima di salire sui pulmini che li conducono in albergo - per firmare autografi o fare una foto insieme. Il più acclamato e disponibile sotto questo punto di vista è mister Cesare Prandelli che, accompagnato da cori, incitamenti e strette di mano, non lesina interi minuti con i supporters viola.

Fra i giocatori, Mutu - sia lunedì a Firenze, nel giorno libero, che negli ultimi due post-allenamenti pomeridiani - si è sentito prendere a male parole da più di un tifoso, per un atteggiamento arrogante che poco veniva incontro a chi aveva scelto un giorno d’estate per stare accanto alla Fiorentina. Poco disponibili a fare foto anche il neo-arrivato Natali e Gamberini, con quest’ultimo che appena vede un pulmino scatta, qualsiasi cosa stia facendo, foto o autografo che sia, neanche avesse la ritirata imposta da qualcuno. Frey è un 'signore' in confronto: un sorriso per tutti, specie per i più piccini, e anche dai partenti Dainelli e Semioli non mancano mai firme e gesti affettuosi verso chiunque. Jorgensen, Gobbi e Comotto sono fra i primi a concedersi ai tifosi di ogni età, con il 'capitano non giocatore' danese che ama soffermarsi con i sostenitori più attempati, e conversare con loro.

Ma il migliore da questo punto di vista è Jovetic, avvistato ieri pomeriggio a farsi anche un tratto a piedi fra campo di allenamento ed albergo, pur di non scontentare nessuno. Non ancora titolare in campo per Prandelli, insostituibile leader dell’affetto mugellano dei tifosi gigliati di questa calda estate 2009.