Ritmi alti e "team building": ecco la ricetta segreta di Pioli per la sua Viola

Nel silenzio operoso di St. George’s Park, la Fiorentina ha alzato il volume. E non si parla di parole, ma di sudore, ritmo e intensità: in Inghilterra si sta lavorando a una velocità mai vista da inizio preparazione. Il ritiro inglese ha impresso una netta accelerazione alla marcia viola, trasformando le sedute quotidiane in vere e proprie prove di resistenza. Il diktat è chiaro: arrivare pronti alla stagione, senza lasciare nulla al caso. Quella andata in scena ieri mattina, ad esempio, è stata la seduta più di dura di tutta l’estate viola. Ok la carota, ma Stefano Pioli quando vuole sa essere pure sergente di ferro. E la sua squadra, a prescindere dalle vesti che indossa, lo segue a menadito.
Aggressività positiva
Nonostante la fatica e le doppie sessioni, lo spogliatoio infatti resta compatto, anzi più saldo che mai. A testimoniarlo non sono solo gli allenamenti, ma anche i momenti di svago voluti dallo staff per cementare lo spirito di gruppo. Mercoledì pomeriggio, ad esempio, i giocatori si sono sfidati in una partita di paintball che ha messo in evidenza un altro tipo di “aggressività”: quella positiva, del gruppo che si diverte e si sostiene. Un’iniziativa che ha ulteriormente rafforzato il legame tra i giocatori, rendendo il clima interno uno dei veri punti di forza di questa Fiorentina.
Ancora tanti in bilico
Con la giornata di domani si chiuderà la prima fase del ritiro inglese, quella dedicata esclusivamente agli allenamenti. Poi, spazio agli impegni internazionali: Leicester (3 agosto), Nottingham Forest (5 agosto) e infine il big match contro il Manchester United (9 agosto). Tre test di alto livello, in cui Pioli valuterà attentamente ogni singolo elemento ancora in bilico.
Prove generali
L’idea dell’allenatore è chiara, o almeno pare (sulla base di quanto avvenuto già contro Grosseto e Carrarese): due formazioni diverse per almeno 60 minuti nelle prime due amichevoli, per concedere spazio e responsabilità a tutti, e fare le prove generali all’Old Trafford. Sarà lì, nel tempio dei Red Devils, che Pioli tirerà le somme e sceglierà chi potrà davvero essere protagonista nella nuova stagione viola. St. George’s Park, insomma, non è solo un luogo di passaggio: è la fucina dove si forgia la nuova Fiorentina. E i segnali, fin qui, sono più che promettenti.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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