Corvino: "Juve oggi come me alla Fiorentina. Vlahovic? Dovevo cacciarlo dal campo"

Pantaleo Corvino è protagonista di un'intervista concessa al quotidiano Tuttosport in cui ha raccontato la salvezza del suo Lecce e ha commentato le situazioni di varie squadre tra cui la Juventus: "Ogni squadra, prima o poi, si ritrova inevitabilmente alla fi ne di un ciclo. È successo a me alla Fiorentina, dopo quattro qualificazioni in Europa, e sta succedendo in questi anni alla Juventus. Questo comporta delle turbolenze fisiologiche che richiedono un certo tipo di gestione".
Poi sul suo metodo di lavoro: "Sto per entrare nel mio cinquantesimo anno da direttore sportivo, eppure il mio metodo è rimasto sostanzialmente lo stesso, perché continua a darmi grandi soddisfazioni. Certo, mi sono aggiornato: nel 2025 il mercato ormai si fa anche con l’ausilio delle tecnologie. Li ritengo degli strumenti utili, ma resto sempre dell’idea che nulla potrà mai sostituire l’occhio umano".
E in aggiunta un commento sulla situazione Vlahovic: "Lui ha sempre dimostrato una svoglia smodata di imparare e migliorarsi. Quando lavoravo alla Fiorentina il mio ufficio dava sul campo di allenamento e mi capitava di vederlo a fine seduta allenarsi da solo contro il muro. Una roba che non ho mai visto fare a nessuno. Dovevo cacciarlo dal campo altrimenti sarebbe rimasto lì fino a notte. Gli urlavo dalla finestra di smetterla e di andare a cambiarsi. Le critiche oggi hanno davvero superato ogni limite. E questo mi dispiace".
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