Palladino: "Che orgoglio il rinnovo. Ma ora voglio la finale: non ho dormito per studiare il Betis. L'Inter sia da esempio"

Vigilia di Conference League in casa Fiorentina. A un giorno dalla gara di ritorno della semifinale contro il Real Betis (in programma domani al Franchi alle ore 21) il tecnico viola Raffaele Palladino ha preso la parola dal media center del Viola Park per introdurre tutti i temi legati alla gara contro gli spagnoli. Ecco le parole dell'allenatore nel consueto LIVE di Firenzeviola.it:
Per lei è una sorpresa il rinnovo e come lo valuta alla vigilia di una sfida così importante?
"Sì, è stata una sorpresa anche per me. Me lo ha comunicato il presidente Commisso poco fa. È un oroglio ed è un attestato di fiducia per me. Ringrazio i direttori Ferrari, Pradè e Goretti perché abbiamo fatto un grande percorso insieme. Abbiamo una responsabilità in più che ci stimola a portare la Fiorentina il più in alto possibile. Vogliamo portare la Fiorentina in finale e proveremo a farlo con tutte le nostre energie".
Servirà più qualità rispetto alla gara d'andata?
"Indubbiamente abbiamo studiato la gara d'andata: abbiamo affrontato una squadra forte ma dobbiamo e possiamo fare meglio tecnicamente. Abbiamo sbagliato delle cose che solitamente non falliamo. La squadra è carica e sta bene. Domani insieme ai nostri tifosi saremo 22.000 e questa sarà la nostra arma in più".
La partita dell'Inter vi ha lasciato qualcosa?
"Intanto faccio i complimenti all'Inter e a Inzaghi, da italiano è un orgoglio vedere un'italiana in finale: ieri ho visto calciatori stremati che però non hanno mollato fino alla fine e questo dovremo farlo anche noi, dando tutto dall'inizio alla fine. Lo spirito deve essere quello di dare battaglia dal primo all'ultimo secondo".
Cosa manca alle squadre italiane per vincere in Europa? In quale reparto si giocherà più la partita?
"Noi domani dobbiamo subito partire forte, dando una forte impronta alla partita. Abbiamo un fuoco dentro che però dobbiamo saper gestire: servirà la maturità per capire i momenti della partita. Si giocherà sia nella fase di possesso che in quella di non possesso. La gara di domenica a Roma ci insegna che non sempre chi gioca bene vince le partite".
La priorità stagionale adesso è vincere la Conference?
"Intanto pensiamo alla gara di domani, al campionato penseremo da venerdì. Noi vogliamo essere competitivi sia in coppa che in campionato".
Quale Fiorentina vorrebbe rivedere domani?
"Quella degli ultimi due mesi, dalla ripresa di Napoli in poi. Abbiamo cambiato sistema e modo di pensare. C'è una maturità diversa. Possiamo ancora migliorare ma voglio vedere una squadra che sappia mettere in difficoltà gli avversari".
Come stanno Dodo e Cataldi?
"Si allena con la squadra da qualche giorno e sta bene, Cataldi ha avuto un risentimento muscolare giovedì e non sarà a disposizione".
A centrocampo le sono piaciute le risposte di chi ha preso il posto di Cataldi?
"In quel ruolo lì abbiamo varie soluzioni: può giocarci Mandragora, Adli ma anche Fagioli. Tutti bravi a giocare da play. Penso che a Roma abbiano giocato bene da mezzali anche Richardson e Ndour. Ho provato varie soluzioni ma non voglio dare vantaggi a nessuno".
Crede che il Betis cambierà qualcosa rispetto alla gara d'andata?
"Conosciamo la qualità e i valori del Betis, che ci ha messo in difficoltà all'andata: nell'uno vs uno ha giocatori di grande qualità ma ci abbiamo lavorato tanto. Sappiamo che dovremo fare una gara di duelli. Che giochi Lo Celso dal 1', stavolta, o no sarà indifferente".
La fame di rimonta e la preoccupazione è la stessa della vigilia col Panathinaikos?
"Servirà maturità. Servirà capire quali saranno i momenti della partita. Si potrà andare ai supplementari, è tutto aperto. Serviranno mentalità e fiducia. Dovremo dare tutto. Io sento un grande senso di responsabilità verso questi ragazzi, perché sentivano una grande voglia di rivalsa per le finali perse e io in questi giorni non ho dormito per preparare la gara di domani".
Che vuol dire giocarsi così giovane una finale europea?
"Avendo un gol di svantaggio partiremo sfavoriti dunque servirà una "remuntada" ma noi nelle difficoltà veniamo sempre fuori. Ce la metteremo tutta, i ragazzi daranno il massimo. E' bello giocarsi un passaggio in finale, è la gara più importante della mia carriera ma siamo tutti sullo stesso piano".
C'è il rischio di caricare troppo la partita e arrivare scarichi?
"Noi abbiamo un ottimo equilibrio di squadra. Non dovremo farci prendere dall'ansia e dalla foga di sbloccare la partita. Servirà attenzione ai dettagli e ai particolari. Poi con la qualità e il nostro gioco vogliamo imporci sugli avversari".
Manca ogni tanto alla sua squadra il tiro da fuori area?
"Sì, guardavo questo dato col mio staff di recente: siamo la seconda squadra in Serie A per gol fatti fuori area. È un dato che negli ultimi anni è calato ma noi dobbiamo sfruttarlo più che possiamo".
Esiste una gerarchia di rigori se si dovesse finire il match dal dischetto?
"Sono un'ipotesi i rigori... vedremo chi ci sarà in campo allora: lascerò libertà ai calciatori per andare dal dischetto".
Questo rinnovo la farà lavorare meglio?
"Io non me lo aspettavo nemmeno, è stata una mossa a sorpresa della società che mi dà fiducia. Mi stimola sicuramente a fare sempre meglio, non è che mi lascia tranquillo. La squadra è cresciuta e questo mi ha fatto molto piacere. Abbiamo iniziato un percorso a luglio che vogliamo finire bene, poi ripartiremo più forti di prima. Ho la sensazione che si sia creata una base solida".
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