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21.06.2018 00:00 di Tommaso Loreto Twitter:    vedi letture
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Pantaleo Corvino impegnato nei colloqui milanesi del mercato, la società viola che muove i primi passi in vista della prossima stagione presentando la nuova maglia e aspettando l'esito definitivo della vicenda Milan. Non sono giornate semplicissime per la Fiorentina divisa su più fronti, fosse solo per l'impossibilità di programmare l'estate vista l'incertezza che pesa sulla prossima Europa League.

Tra oggi e domani arriverà la sentenza UEFA sui rossoneri a chiudere il primo tempo della partita, poi sarà il ricorso al TAS di Losanna a poter cambiare ancora le carte in tavola. Questioni sulle quali attendere esattamente come accade sul mercato, dove Meret è divenuto obiettivo a occhio irraggiungibile e Pjaca il nome più importante, oltre alle altre idee come De Paul, Edmilson Junior, Soucek, Grassi e compagnia. Intanto con il via alla campagna abbonamenti e dinanzi alla presentazione della nuova maglia la tifoseria s'interroga con apprensione sul futuro immediato della Fiorentina.

Se DDV ha manifestato molta tranquillità, almeno sul fronte Chiesa, è indubbio come in città l'atmosfera sia più incline allo scetticismo che non all'entusiasmo allo stato puro. Colpa di indicazioni sì riferite dalla società (da Salica a Corvino non sono mancati gli indirizzi operativi) ma che la proprietà ha indebolito restando in seconda linea sul fronte del rapporto con i tifosi. Le stesse cifre certificate dal bilancio 2017, pubblicato nei giorni scorsi, hanno alimentato più di una recriminazione in merito a investimenti attesi per la prossima stagione.

Eppure se da un lato avere i conti in regola non può che essere una nota lieta (chiedere ai tifosi del Milan o dell'Inter per maggiori spiegazioni sul FFP) dall'altro i numeri del bilancio non fanno altro che ribadire come l'autofinanziamento scelto dai Della Valle sia destinato a proseguire. Più di un utile da 35,5 milioni, in effetti, sarebbe necessario valutare la liquidità a disposizione del dg, che oltre a tener di conto di operazioni avvenute nel 2018 per riscattare Pezzella o Saponara (dunque fuori dal bilancio solare del 2017) potrà aggiungere al proprio portafoglio le cessioni di questa estate avviate con l'addio a Bruno Gaspar e da proseguire con Maxi, Cristoforo, Sanchez, Eysseric e forse anche Saponara.

In altri termini, contando anche le spese destinate al comparto aziendale come annunciato a più riprese dalla scorsa estate fino a oggi, non sono 35 i milioni a disposizione di Corvino, ma molti meno. Anche perchè la stessa Fiorentina nel prossimo cda valuterà attentamente l'investimento da effettuare sul centro sportivo giovanile e un aumento del monte ingaggi (dai 36 attuali a circa 44 della prossima stagione). Anche in questo caso gioverà ricordare come nel bilancio ci si riferisca all'intero costo del personale nel settore sportivo e non solo alla squadra, fermo restando che tra i vari indicatori in crescita ci saranno presto anche i diritti tv.

Insomma, al di là dei numeri emersi dal bilancio (relativo alla sola ACF Fiorentina ma non alle altre aziende del gruppo come Firenzeviola, Promesse Viola e Fiorentina Women's) i paletti di fronte a Corvino sono meno stringenti rispetto a un anno fa, ma pur sempre inseriti nella logica di autofinanziamento decisa dai Della Valle da qualche anno a questa parte. Salvo cambi di programma sarà su questa linea che la stessa società viola dovrà operare.