LA VIOLA E UN QUARTO D'ORA FATALE: 8 PUNTI PERSI DOPO IL 75'

Un grosso problema chiamato "minuti di recupero". Oppure, per meglio dire, un evidente limite che prima ancora affonda le sue radici nelle parti finali di gara, visto che la Fiorentina - con il pareggio subito ieri da Llorente a tempo scaduto - è per l'ennesima volta ricaduta in un suo vecchio vizio che più volte nel corso di questa stagione le ha tarpato le ali sul più bello. Iniziamo parlando dei dati certi, l'unico aspetto inconfutabile: quando Biraghi e soci nel corso di questa annata hanno incassato gol negli ultimi 15' di partita (dal 75' al 90', contando però anche i minuti di recupero), la squadra di Vincenzo Italiano non ha mai vinto.
Al netto, infatti, di un paio di gare di campionato in cui i viola nella parte finale di gara si trovavano già in una situazione di svantaggio (e dunque un altro gol subìto non ha finito per cambiare le sorti del risultato), nelle altre circostanze in cui Terracciano si è visto costretto a raccogliere il pallone in fondo al sacco dopo il 75' si è sempre trattato di reti degli avversari pesanti ai fini del mancato successo. Non solo, in alcuni casi - contro la Lazio nel girone d'andata e poco più di un mese fa a Lecce - la Fiorentina ha finito addirittura per andare ko, quando ha preso gol nei minuti di recupero.
La trafila delle beffe è iniziata già alla seconda giornata di Serie A, con il gol siglato al 76' da Krstovic che ha regalato al Lecce (sotto 2-0 al Franchi dopo i primi 45') un pareggio insperato e ha dato la sensazione di un primo corto circuito in casa viola nella gestione dei finali di gara. Ma il copione è stato replicato in campionato altre cinque volte nelle successive ventisei gare: oltre al bis di Gyasi all'81' in Fiorentina-Empoli 0-2 (una gara, però, già indirizzata), sono arrivate le sconfitte contro Lazio (rigore di Immobile al 95') e il già citato Lecce in Salento (reti di Piccoli e Dorgu tra il 90' e il 92') oltre al raddoppio del Bologna siglato al 95' da Odgaard nel recupero dello scorso San Valentino e, appunto, al diagonale di Llorente di ieri all'ultimo istante del recupero.
Ma anche in Conference League e in Supercoppa le cose non sono andate meglio: a Genk, nella prima giornata della fase a gironi, la rete all'85' di McKenzie ha spento i sogni di gloria proprio sul più bello (2-2 il finale) mentre a Ryhad due delle tre reti del Napoli (3-0 il risultato definitivo) sono arrivate tra l'84' e l'86' (la clamorosa doppietta di Zerbin). A conti fatti, le reti subite dalla Fiorentina in Serie A oltre il minuto numero 75 sono costate ai viola ben otto punti in classifica. Solo i gol incassati dopo il 90', ne hanno cancellati addirittura sei. Quello che lascia di stucco e che se la Fiorentina, in 28 turni, ha già incassato cinque reti oltre il tempo regolamentare, nella scorsa stagione su 38 giornate ne erano state messe a referto appena tre. Segno evidente di un errore che, oltre a essere perseverato, si è addirittura ingigantito.
I GOL SUBITI TRA IL 75' E IL 90' DALLA FIORENTINA IN STAGIONE
Fiorentina-Lecce 2-2 (76' Krstovic) - Serie A
Genk-Fiorentina 2-2 (85' McKenzie) - Conference League
Fiorentina-Empoli 0-2 (81' Gyasi) - Serie A
Lazio-Fiorentina 1-0 (95' rig. Immobile) - Serie A
Napoli-Fiorentina 3-0 (84' e 86' Zerbin) - Supercoppa italiana
Lecce-Fiorentina 3-2 (90' Piccoli, 92' Dorgu) - Serie A
Bologna-Fiorentina 2-0 (95' Odgaard) - Serie A
Fiorentina-Roma 2-2 (95' Llorente) - Serie A
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