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La missione di Vanoli che coinvolge tutta la Fiorentina: alzare i giri di un motore in folle

La missione di Vanoli che coinvolge tutta la Fiorentina: alzare i giri di un motore in folleFirenzeViola.it
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Oggi alle 13:00Copertina
di Pietro Lazzerini

Non è passato sotto silenzio il modo con cui Paolo Vanoli si è calato nel ruolo di nuovo allenatore della Fiorentina. Il tecnico che ha preso il posto di Stefano Pioli, ha fatto subito intendere che cercherà di mettere mani a diverse situazioni che in questo avvio di stagione hanno portato la squadra viola all'ultimo posto in classifica. Lo ha fatto senza alzare la voce ma anche senza fronzoli, ponendo l'attenzione sulla difesa, sulla "benzina" che evidentemente manca e va aggiunta e parlando realisticamente di una condizione molto distante da quella che molti, fuori e dentro al Viola Park, avevano immaginato per il campionato in corso. 

La scossa al Viola Park
Vanoli è entrato al centro sportivo portando con sé la propria esperienza, che non si ferma al ruolo di primo allenatore, ma che si allarga anche a quelle come collaboratore di Conte, con il quale, è bene ricordarlo, ha vinto sia in Italia che in Premier. Il tecnico ha provato a dare una scossa non solo ai giocatori, ma anche a tutto l'ambiente viola, coinvolgendo ogni singolo collaboratore per spronarli ad aiutare la squadra alzando i giri del motore. Anche perché, da ultimi in classifica, tutti devono dare di più, tutti devono sentire la pressione di una condizione che non appartiene a un club come la Fiorentina. 

Aggrapparsi al realismo
L'allenatore, ha concesso un paio di giorni di riposo prima di ripartire con due allenamenti al giorno per provare a correggere ciò che, per molti versi inspiegabilmente, ha portato la Fiorentina a non vedere la luce in fondo al tunnel. È bene evitare di dare ogni responsabilità al tecnico come successo nel recente passato, ma allo stesso tempo è giusto anche attaccarsi a un uomo che arriva a Firenze consapevole di doversi prendere delle responsabilità enormi, dovendo portare una squadra che si è sopravvalutata, fuori dalle sabbie mobili. 

Un'altra velocità
Domani ci sarà la presentazione ufficiale insieme a quella di Roberto Goretti e da lì si capirà ancora meglio quale strada l'allenatore insieme alla società avranno intenzione di tracciare in vista del prossimo futuro. Mancano 27 giornate di campionato, tre partite del campionato di Conference e l'esperienza in Coppa Italia: il tempo per trasformare un incubo in un sonno meno agitato c'è tutto. Ma serve anche che chi vive il Viola Park, a cominciare da dirigenza e giocatori, abbiano bene in mente che la velocità con cui è iniziata la stagione non è quella di un club ambizioso. Vanoli proverà dal campo a passare questo messaggio, al resto dovranno pensare proprio i dirigenti e, perché no, anche il presidente.