DRAGOWSKI AMMORBIDISCE, RIBERY PREDICA NEL VUOTO

DRAGOWSKI AMMORBIDISCE, RIBERY PREDICA NEL VUOTOFirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 24 novembre 2019, 17:05Notizie di FV
di Dimitri Conti

Risultato finale
Hellas - Fiorentina 1-0 (66' Di Carmine)

DRAGOWSKI - Le sue parate tengono a galla l'improponibile Fiorentina vista in campo al Bentegodi nel primo tempo. Sensazionale, in particolare, quella ravvicinata su Faraoni. Si ripete ancora pure nella ripresa, ma alla fine cade su Di Carmine. Non ha colpe, anzi, contribuisce eccome a rendere più morbida la sconfitta, 7

MILENKOVIC - Primo tempo quasi perfetto per lui, visto che la presenza del serbo si fa sentire soprattutto nel momento di maggior difficoltà. Non perfetto, tutt'altro, invece nell'abboccare al velo di Verre e spalancare la strada verso la porta a Di Carmine. Un episodio che rovina tutto, 5

PEZZELLA - La partita del capitano non dura neanche tre minuti: il tempo che serve per ricevere una dolorosissima gomitata al volto da Di Carmine. Sospetta ri-frattura dello zigomo, al capitano e alla sua salute le speranze del popolo viola, s.v.

dal 4' CECCHERINI - Non ha neanche il tempo di scaldarsi, che viene buttato nella mischia per l'infortunio a Pezzella. Entra con la grinta giusta, e bada pochissimo - o nulla - alle finezze, ma guarda soltanto al sodo. Lo fa discretamente, 6

CACERES - L'uruguayano cerca di infondere la sua sicurezza ed esperienza anche ai compagni di reparto, ma non è certamente la giornata migliore. Nel complesso, comunque, non ha sfigurato, 6

VENUTI - C'è lui, e non Lirola, a destra. Almeno inizialmente. Non appare comunque come una mossa particolarmente azzeccata, visto che il prodotto del vivaio viola vive una giornata di grandi difficoltà nel tenere a bada Lazovic. Quando viene anche ammonito, Montella decide di toglierlo, 5

dal 64' LIROLA - Entra, e dopo pochi istanti l'Hellas va in gol, trovando luce proprio dalla sua parte. L'errore, a dirla tutta, è molto più di Milenkovic che suo. Prova anche a spingere nel finale ma, tema già sentito, gli manca la precisione. Ancora a metà del guado, 5.5

BADELJ - Viene schierato nell'inedita veste di mezzala, e la scelta del suo tecnico evidenzia alcuni suoi limiti piuttosto noti, come quello sulla velocità di crociera e di passo. Non contribuisce ad un possesso pulito, né all'interdizione. Come non ci fosse stato, 5

CRISTOFORO - A quasi due anni di distanza dalla sua ultima presenza in viola, torna in campo. E lo fa anche in una posizione di peso, quella del regista basso. Comincia con enorme fatica, poi, paradossalmente nel complesso è tra chi ha deluso meno, 5

BENASSI - Ha la grande occasione di poter tornare tra i titolari, vista la doppia assenza di Pulgar e Castrovilli, ma non riesce a coglierla. Poco preciso quando c'è da palleggiare, anche a convinzione viene sovrastato. Non bene, 5

dal 76' GHEZZAL s.v.

DALBERT - Timido, molto più timido del Dalbert che abbiamo imparato a conoscere recentemente. E se nella prima frazione di gioco si può anche capire il perché, più difficile nella ripresa. I traversoni che scodella, poi, non sono mai precisi. Come detto: timido, 5.5

VLAHOVIC - L'unico tiro in porta della Fiorentina nel primo tempo porta la sua firma, ma è un tentativo strozzato, poco convinto. Lui prova a fare la guerra là davanti, ma si ha la sensazione che arrivi poco lucido sui palloni che contano. Non conferma Cagliari, 5.5

RIBERY - Comincia bene, o quantomeno vestendo i panni del leader nel complicatissimo pomeriggio del Bentegodi. Nell'arco dell'intera partita, però, è sembrato più che altro un predicatore, ma di quelli rimasti soli nel deserto, 5.5

MONTELLA - Presenta sostanziali novità dell'ultim'ora nella scelta della formazione. Su tutte, ovviamente, la scelta di tenere fuori Chiesa, con promozione quasi inattesa per Vlahovic, ed aver preferito Venuti a Lirola, oltre al posizionamento così così del centrocampo: molti i dubbi nel vedere Badelj mezzala, e Cristoforo regista basso davanti alla difesa. Dubbi che vengono amplificati dal terrificante primo tempo disputato dalla sua Fiorentina, messa alle corde per l'intera prima frazione dalla squadra di Juric. Nella ripresa, proprio quando sembrano esserci barlumi di ripresa, i viola cadono sotto il colpo letale di Di Carmine, non riuscendo peraltro mai ad imbastire una reazione che si possa chiamare tale. Squadra spenta, vuota, senza neanche quel minimo mordente che ci vorrebbe nelle situazioni di difficoltà come questa. E la panchina di Chiesa farà discutere, 4.5