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Dai paragoni con Vierchowod e le mega offerte, alla panchina. La parabola di Pietro Comuzzo

Dai paragoni con Vierchowod e le mega offerte, alla panchina. La parabola di Pietro ComuzzoFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 10:00Copertina
di Niccolò Santi

Non si sa bene se definire la parabola di Pietro Comuzzo "discendente" o "ascendente". Di sicuro le sue qualità promettono una carriera in ascesa, piena di soddisfazioni e successi. Se però ci si limita ad osservare la sua avventura a Firenze, il quadro è caotico. Nel settembre del 2024 Palladino lo lanciò tra i titolarissimi della sua Fiorentina, e Comuzzo rispose alla grande infilando una serie di prestazioni così positive da meritarsi l’accostamento a un difensore del calibro di Pietro Vierchowod.

La corte del Napoli e l'involuzione.
Non a caso Aurelio De Laurentiis fece carte false per portarlo a Napoli nel mercato di gennaio. I suoi collaboratori alzarono l’offerta a 35 milioni, bonus compresi. Se fosse stato per i dirigenti viola, Comuzzo avrebbe fatto le valigie per accasarsi in Campania. Ma Rocco Commisso si oppose: il presidente della Fiorentina dichiarò di non cedere il difensore per meno di 40 milioni, scoraggiando definitivamente le speranze partenopee. Paradossalmente da quel giorno Comuzzo diventò un panchinaro.

Il peso dell'aspettativa milionaria.
Oggi il classe 2005 fatica ad affermarsi, probabilmente confuso dalla proposta economicamente esorbitante ricevuta due mesi fa dall’Al-Hilal di Simone Inzaghi. La Fiorentina lo aveva invitato a riflettere, conscia di poter incassare 40 milioni, ma il ragazzo è rimasto inamovibile. Gli stessi dirigenti viola hanno rifiutato in un secondo momento l’offerta dell’Atalanta da 25 milioni. Domani sera per Comuzzo è prevista un’opportunità dal primo minuto, per dimostrare di non essersi perduto.