FLOCCARI, Sogno di diventare il nuovo Toni

03.04.2009 17:11 di  Redazione FV   vedi letture
FLOCCARI, Sogno di diventare il nuovo Toni
FirenzeViola.it

"Toni, non ci sono paragoni". Il vecchio sogan dei tifosi fiorentini potrebbe essere rovinato dall'accostamento che molti addetti ai lavori fanno tra il bomber del Bayern e Sergio Floccari. Un paragone che lusinga l'attaccante messinese. Per Floccari, che ha vissuto la stagione della sua definitiva consacrazione e si appresta a scatenare un’asta furibonda fra i top team italiani dalla fine del torneo alla chiusura del mercato (con annesso probabile “tormentone” estivo), è tempo di bilanci. In attesa del futuro che verrà. Un futuro che per adesso non ha un colore, non ha una bandiera. Incalzato da Sky su quale sarebbe il suo “partner d’attacco dei sogni”, se Totti o Del Piero, risponde quasi frastornato, con la consueta semplicità: “Non riesco a proiettarmi in una simile situazione, perché ora come ora sono troppo preso da quello che faccio ogni giorno con la mia squadra, l’Atalanta. Il fatto è che mi sento così bene, così sereno, che faccio proprio fatica a pensare ‘forse, giocando con Del Piero o con Totti’… Francamente non riesco a immaginarmici, anche perché quest’ambiente mi dà talmente tanto, tutti i giorni, che sarebbe una cosa innaturale, almeno per come sono fatto io”.
Da piccolo per quale squadra batteva il cuore del campione in erba Sergio Floccari? “Il mio paese, Nicotera, è un lido di interisti, milanisti e juventini.

Io, all’epoca, facevo parte dei tifosi juventini”. Sul paragone con Luca Toni, che il bomber dell’Atalanta considera “lusinghiero”: “Mi piace, e tanto. Toni è un grande campione, ha fatto cose straordinarie, per me è un grande. Penso che abbiamo delle caratteristiche diverse, ma sicuramente con Luca il percorso è stato simile: lui è arrivato a certi livelli a un’età già buona, quindi spero di poter combinare qualcosa di simile”.
Infine, un pensiero alle parole sibilline di Lippi, che recentemente aveva fatto il suo nome indicandolo come una delle possibili new entry in rampa di lancio per gravitare stabilmente nell’orbita azzurra: “Questo può servire da stimolo, vuol dire che il commissario tecnico è veramente attento a tutte le situazioni e segue indistintamente i giocatori di tutte le squadre. E la dimostrazione del suo anticonformismo e della sua apertura mentale a trecentosessanta gradi è fornita dall’impiego in pianta stabile di Pazzini, a mio avviso un gran giocatore, che si era un po’ perso nella Fiorentina e ora ha ripreso a giocare con continuità nella Samp. La sua ‘parabola’, chiamiamola così, è di esempio per tutti noi. E autorizza tutti a coltivare in cuore una speranza”.