Da Lione ad Anfield Road... Buon viaggio Fiorentina!
E’ finalmente Champions. Partono i gironi e partono al grido di: vendetta, tremenda vendetta! Sfido chiunque a dire che non ha pensato ad una resa dei conti con i francesi del Lione, orfani di Benzema e Juninho. Si comincia come lo scorso anno, in casa loro, dove dopo mezz’ora eravamo in vantaggio di due gol. Vorrei che questa fase potesse ripetersi o almeno che l’esperienza acquisita ci renda più scaltri e ci faccia evitare gli errori e le distrazioni che ci sono costate care a suo tempo. La squadra purtroppo non appare in buona forma, si è visto sia a Bologna sia con lo Sporting e non si capisce se la campagna acquisti ha finito di rafforzarci con l’arrivo di De Silvestri (annotazione di merito sul ragazzo: parla cinque lingue, complimenti, un calciatore che oltre alle gambe deve avere anche un gran cervello!). Chi dice la verità fra Corvino (niente cambiamenti) e Andrea Della Valle (forse ci saranno dei cambiamenti)? Speriamo il capo, perché per la stabilità della squadra servono altri “puntelli”. A prescindere dalla paura che viene all’idea di incontrare il Liverpool, è anche una grande soddisfazione veder passare dal Franchi questi grandi club considerato che, non molti anni fa, giocavamo col Gualdo Tadino. Basterà un mese per risistemare il manto erboso del nostro campo? Ospitare gli inglesi con un prato come quello attuale, ci farebbe fare una figuraccia in eurovisione, senza contare il rischio infortuni.
In mezzo troviamo il “mai sentito” Dedreceni (due partite a seguire andata e ritorno). Mettiamo già in classifica sei punti? Mai fidarsi degli sconosciuti! A volte le partite già vinte sono le più difficili.
Il finale del girone è col botto: la Viola chiude il 9 dicembre all’Anfield. Un tempio del calcio, dove sicuramente molti tifosi seguiranno la Fiorentina. Che dire, vogliamo essere ottimisti? Sicuramente la Champions è difficile, giochiamocela consapevoli dei nostri limiti ma anche delle nostre forze: Frey, Gamberini, Mutu, Gilardino sono grandi campioni, capaci di grandi imprese. Se allarghiamo lo sguardo agli altri gironi, troviamo ulteriori scontri “vendicativi” come quelli fra l’Inter e il Barcellona di Ibra e fra il Milan e il Real Madrid di Kakà. E’ poco sportivo se dico che mi sento “spagnola”? Certo è che il Barça e il Real hanno molto più fascino delle milanesi.
Abbiamo comunque ancora un po’ di tempo per prepararci agli incontri internazionali, mentre bussa alla porta il mach col Palermo. Possiamo dare subito una smussatina ai sogni di scudetto della “banda Z & Z” (Zenga & Zamparini)?
La Signora in Viola