Il "TOP 11" DELLA STORIA VIOLA

E' un gioco, un divertimento, una passione. Il nostro "Top 11" è questo, diteci il vostro alla mail stefanoborgi@firenzeviola.it
30.09.2011 01:19 di  Stefano Borgi   vedi letture
Stefano Borgi
Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

La squadra ideale, una sorta di "Top 11" formato dai giocatori più forti della storia della Fiorentina. Chi non ci ha pensato almeno una volta, chi non ci ha provato, tra amici, al bar, a scuola (magari durante una noiosissima lezione di latino), sul pullman mentre si va in trasferta... Ci abbiamo provato tutti, nessuno escluso, ed ognuno di noi avrebbe la sua formazione vincente, il suo allenatore, addirittura il suo modulo preferito perchè si sa... in Italia siamo 56 milioni di commissari tecnici. E allora cogliamo al balzo il gioco proposto dall'album di figurine prodotto da "Save The Children" in collaborazione con la Fiorentina. E' stato presentato ieri, insieme al rinnovo della partnership tra la società di viale Fanti e la più grande (e meritoria) organizzazione mondiale in favore dei bambini, un album tutto viola che parla solo della Fiorentina, della sua storia, dei suoi protagonisti. E proprio dai 22 nomi che l'album propone proviamo a comporre l'undici ideale (fateci sapere anche il vostro alla mail: stefanoborgi@firenzeviola.it), il "Top Team" con indosso la maglia viola. Ricordiamoli velocemente: Sarti, Albertosi, Magnini, Cervato, Roggi, Torricelli, Vierchowod, Ferrante, Brizi, Passarella, Orlandini, Bertini, De Sisti, Dunga, Baggio, Antognoni, Julinho, Bertoni, Batistuta, Toni, Chiarugi, Hamrin. In tutto due portieri, otto difensori, otto centrocampisti e/o mezzeali, e quattro punte. Il modulo che l'editore sceglie è il 4-3-3 (che è anche quello della Fiorentina attuale), noi ci permettiamo invece di scegliere il 4-2-3-1, viste le caratteristiche dei campioni messi a disposizione. L'allenatore? Su quello ci esprimeremo alla fine. Ricordiamo che non sono compresi nella lista i giocatori della Fiorentina di oggi, sennò un Vargas, un Gilardino, uno Jovetic (magari tra le riserve) forse ci potevano stare. Ma tant'è... abbiamo deciso di metterci in gioco e allora giochiamo.

In porta Giuliano Sarti. Non ce ne vorrà il buon Ricky Albertosi (forse più portiere, più "pazzo", più spericolato di Giuliano) ma la sicurezza del personaggio, la maturità nel guidare la difesa, la modernità nell'interpretare il ruolo (Giuliano stava spesso al limite dell'area per anticipare l'azione avversaria) ci fa preferire il portierone campione d'Italia 1956. Terzini: confessiamo di non averli mai visti all'opera, ma la coppia Magnini-Cervato non si discute, con menzione di merito per Cervato, maestro nel battere punizioni e rigori. Torricelli e Roggi (per ora) si devono accontentare della panchina. Per la coppia di difensori centrali non ci sono dubbi: Vierchowod-Passarella formano un mix di potenza, cattiveria, velocità (il "russo") e classe (il "caudillo") che raramente si può ritrovare nel calcio moderno. A Ferrante e Brizi l'onore della armi ed il merito di aver vinto insieme il secondo scudetto nel 1969. Per la cerniera di centrocampo scegliamo Dunga e De Sisti, praticamente il Behrami e Montolivo di oggi: geometrie e forza fisica al servizio dei tre rifinitori. Da destra a sinistra il fantastico Julinho, la "luce" Giancarlo Antognoni, e Roberto Baggio alla Jovetic. Il "divin codino" partirebbe largo a sinistra per poi accentrarsi ed affiancare la prima punta che non può che essere lui, il "Re Leone", Gabriel Omar Batistuta. A Luca Toni e "Uccellino" Hamrin dico (a malincuore) che non si può giocare in tredici. Che dite? E' una formazione troppo sbilanciata in avanti? Può essere, ma è la bellezza del gioco, la magia di avere tanti campioni a disposizione e doverli mettere in campo. E comunque quualche aggiustamento si può fare: ad esempio un Mario Bertini, cursore infaticabile di destra, al posto di Julinho...magari in trasferta. Chiarugi al posto di Baggio (sempre fuori casa) per sfruttare la velocità di "cavallo pazzo" e ripartire in contropiede. E poi un Moreno Roggi (più difensore) al posto di Cervato (che spinge di più) quando di fronte c'è un'ala destra guizzante alla Bruno Conti, alla Claudio Sala, alla Daniel Bertoni e perchè no...alla Cerci! Insomma, ci sarebbe da divertirsi. E sono rimasti fuori dai 22 autentici pezzi da 90 come Toldo, Giovanni Galli, Gentile, Rosetta, Chiappella, Esposito, Berti, Massaro, Pecci, Merlo, Massimo Orlando, Rui Costa, Montuori, Virgili, Graziani, Mutu... Capitano della squadra? Ovviamente Giancarlo Antognoni, il "capitano" per antonomasia. Ah... quasi dimenticavo l'allenatore: la memoria direbbe Fulvio Bernardini, pigmalione di quella fantastica Fiorentina campione d'Italia nel '56, il cuore direbbe "Picchio" De Sisti, autore della Fiorentina (per me) più bella di sempre (quella dell'83-'84), la ragione dice Cesare Prandelli... Il più moderno, il più equilibrato, il più bravo...il più rimpianto.