CUADRADO E VIVIANO, LE DUE FACCE DEL MERCATO...

26.11.2012 00:36 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
CUADRADO E VIVIANO, LE DUE FACCE DEL MERCATO...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Apparentemente diversissimi, per nascita e per ruolo (uno colombiano, l'altro di Peretola... il primo è attaccante, il secondo fa il portiere) Juan Cuadrado ed Emiliano Viviano sono accomunati da un destino simile: entrambi non sono di proprietà della Fiorentina, entrambi dovranno essere riscattati. Ma se per la "vespa" di Necoclì non ci sono dubbi sulla volontà della società viola, qualcuno in più sussiste sul futuro del portiere tifoso che non sta convincendo fino in fondo. Ma andiamo con ordine.

Juan Guillermo Cuadrado Bello (di nome e di fatto) arriva a Firenze dall'Udinese in prestito oneroso (1 milione di euro) con diritto di riscatto della metà fissato a 5 milioni. Costo ipotetico dell'operazione 11 milioni, che non sono proprio noccioline. Cuadrado arriva a Firenze nell'indifferenza e con un pò di diffidenza, accompagnato da un problema di ernia che ne ritarda la preparazione. Il ragazzo ha 24 anni, nell'Udinese non va d'accordo con Guidolin, col Napoli che già quest'estate era fortemente sul giocatore. Poi (si dice) piaccia tantissimo a Moratti, e per non farsi mancare nulla su di lui ha messo gli occhi il Barcellona. Onore e merito a Pradè e Macia per essere arrivati prima su un valore aggiunto assoluto, un  fuoriclasse del futuro. All'Olimpico di Torino Cuadrado ha fornito l'ennesima prova mastodontica, fatta di corsa, qualità e quantità. E non solo: Cuadrado si è preso un rigore (che c'era), ha fornito due assist vincenti, al momento della sostituzione di Roncaglia è arretrato a presidiare la zona. E si era all'82', dopo chilometri e chilometri percorsi sulla fascia di competenza. Un calciatore totale, di quelli che fanno la fortuna degli allenatori, di quelli che giocano sempre, con ogni temperatura, ad ogni latitudine. Si sa, l'Udinese è bottega cara, trattare con i friulani è difficile e pericoloso (Felipe e D'Agostino insegnano) ma fossimo in Pradè e Macia non aspetteremmo giugno per definire la situazione. Inter e Barcellona sono pericoli reali, e potrebbero non restare isolati.

Emiliano Viviano, invece, approda nella sua Firenze accompagnato da ali di folla, nell'entusiasmo e l'esaltazione generale. Sono i giorni della depressione, del disincanto, del disinnamoramento dalla maglia viola, l'acquisto di Viviano viene visto come un operazione promozionale più che tecnica, anche se il ragazzo ha già 6 presenze in nazionale ed ha sfiorato la convocazione agli Europei. Su di lui due dubbi che pesano. Primo: il grave infortunio subito il 23 luglio 2011, lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Per Emiliano sei mesi di stop prima di passare al Palermo in comproprietà col Genoa (che a sua volta aveva acquistato la propria metà dall'Inter). Secondo: perchè due squadre che in momenti diversi hanno detenuto la metà del suo cartellino non l'hanno riscattato, ed hanno preferito lasciarlo partire? Parliamo dell'Inter che scambiò la propria metà col Genoa (la contropartita era Kucka, poi rimasto a Genova), nonostante avesse deciso di sostituire il portiere titolare (Julio Cesar era a fine corsa ed i nerazzurri hanno virato sullo sloveno Handanovic). Parliamo del Palermo, che ha preferito l'albanese Ujkani (non Zamora, Jascin o Buffon) al fiorentino Viviano, suscitando parecchie perplessità negli addetti ai lavori. Altro grande dubbio la valutazione economica: il ragazzo è a Firenze in prestito oneroso per 500 mila euro con diritto di riscatto fissato a 7,5 milioni di euro. Come nel caso di Cuadrado, non sono noccioline. Diversamente da Cuadrado Emiliano non sta dimostrando di valerli. Sopratutto preoccupa la mancanza di reattività nell'area piccola, il movimento pachidermico sul breve che lo fanno sembrare in lieve ma decisivo ritardo. Anche contro il Torino... ok il liscio di Gonzalo (tu quoque?), ok la palla che sbuca all'improvviso, ma un portiere che vale 8 milioni di euro una volta o l'altra ci deve arrivare. Ed invece a Chievo si abbassa lentamente sul tiro di Thereau, a Milano guarda passivo il tacco di Mexes che picchia sul palo e favorosce il gol di Pazzini, con l'Atalanta sembra andare a farfalle su Bonaventura. A sua discolpa la penuria di tiri che arrivano nello specchio, che di certo non favoriscono l'attenzione, la concentrazione costante nei 90'. A suo merito la proprietà tecnica nei rinvii (fondamentale al giorno d'oggi per il ruolo di portiere) ed una discreta padronanza nelle uscite, dall'alto dei suoi 195 centimetri. Al netto di tutto questo, però, il piatto piange ed allo stato attuale non siamo certi (eufemismo) che la Fiorentina riscatterebbe Viviano. Insomma, Cuadrado e Viviano... due giocatori in cerca di riscatto: per il primo si parla esclusivamente di contratto, per il secondo anche (e sopratutto) di riscatto personale. La strada è ancora lunga, e noi facciamo il tifo per Emiliano.