ZAZZARONI, Pradè? Io contrario agli attacchi generici
"Il diavolo veste Pradè", titola Ivan Zazzaroni nel suo fondo sul Corriere dello Sport. Il tentativo di mettere un freno ai procuratori è in corso, ma nel frattempo arriva lo sfogo di Daniele Pradè: "Nel calcio di oggi ci sono situazioni in cui siamo quasi prigionieri di agenti e procuratori". E così Zazzaroni scrive: "Sono contrario agli attacchi generici: non aiutano a fare pulizia, a migliorare. Tutt’altro.
In tutti i settori e in tutte le categorie - restando al calcio, proprietari, amministratori, dirigenti, calciatori e giornalisti - ci sono quelli capaci e gli incapaci, gli onesti e i disonesti, i professionisti e i dilettanti, i benefattori e i ricattatori. E i paraculi. Una bella assunzione di responsabilità nel percorso di rilancio del calcio italiano potrebbe consistere nel sottolineare le differenze, nell’indicare chi approfitta dell’assenza di una regolamentazione condivisa per procurare altri danni al calcio e chi si comporta correttamente".